Quattro persone sono state arrestate in un’inchiesta condotta dai carabinieri del Ros su disposizione della procura di Firenze
Quattro persone sono state arrestate e 51 risultano indagate nell’ambito di un’inchiesta della procura di Firenze su un presunto giro di tangenti legato agli appalti dell’Expo, della Tav e di altre importanti opere pubbliche in Italia. I reati contestati sono corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti e altri reati contro la pubblica amministrazione. Le infrastrutture coinvolte nell’inchiesta Sistema si trovano in tutto il territorio nazionale: dall’autostrada Salerno Reggio Calabria al Padiglione Italia dell’Expo 2015, fino alla linea C della metropolitana di Roma.
Quattro persone sono state arrestate e più di cinquanta risultano indagate nell’ambito di un’indagine sugli appalti della Tav, dell’Expo e di altre opere pubbliche.
Tra gli arrestati ci sono anche Ercole Incalza, dirigente del ministero dei lavori pubblici dal 2001 al gennaio 2015, gli imprenditori Stefano Perotti, Francesco Cavallo e Sandro Pacella. L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri del Ros, coordinati dalla procura di Firenze.
I reati contestati sono corruzione, induzione indebita, turbata libertà degli incanti e altri reati contro la pubblica amministrazione. Secondo gli inquirenti, le indagini hanno evidenziato un “articolato sistema corruttivo”, cioè un giro di tangenti che coinvolgeva i dirigenti pubblici, le aziende che si aggiudicavano gli appalti e quelle che eseguivano i lavori. Il sistema era gestito principalmente da Ercole Incalza. Tra gli indagati ci sarebbero anche dei politici. Corriere della Sera, Ansa
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