Il capo della diplomazia italiana incontra il vicepremier e il ministro degli esteri della Russia. Sui colloqui pesa il tema della lista che Mosca ha inviato a diverse ambasciate europee con i nomi di 89 funzionari, politici e ufficiali militari europei che non potranno più entrare nel paese
Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha cominciato oggi la sua visita a Mosca incontrando nella sede del governo il vicepremier Arkadi Dvorkovich, che sovrintende al settore industriale e commerciale. In agenda, il consolidamento dei rapporti economici bilaterali. Più tardi, il capo della diplomazia italiana avrà un colloquio con il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov, con cui discuterà della situazione in Ucraina, Libia, Siria e Iran.
Sugli incontri pesa il tema della lista che Mosca ha inviato a diverse ambasciate europee con i nomi di 89 funzionari, politici e ufficiali militari europei che non potranno più entrare in Russia, in risposta alle sanzioni economiche attuate dall’Unione europea per il ruolo del paese nella crisi ucraina. La Farnesina ha duramente criticato il gesto di Putin: “Non se ne comprendono le ragioni e le modalità, ed essa non contribuisce al rilancio del dialogo tra Ue e Russia, che l’Italia continua a sostenere” si legge in un comunicato che ha di poco anticipato la partenza per Mosca di Gentiloni.
Tra le persone non gradite alla Russia di Putin non ci sono italiani. Compare solo Anna Maria Corazza Bildt, naturalizzata svedese, eurodeputata eletta in Svezia e sposata con Carl Bildt, ex primo ministro e leader del Partito moderato. Ma comunque, l’iniziativa è stata letta a Roma come una nuova sfida del Cremlino a Bruxelles che complica ancor di più la questione ucraina.
La Federazione russa ha deciso che 89 funzionari, politici e ufficiali militari europei non potranno più entrare nel suo territorio, in risposta alle sanzioni economiche attuate dall’Unione europea contro Mosca per il ruolo del paese nella crisi ucraina.
Tra i nomi anche il vicepresidente dell’Unione europea, Michael Fuchs e numerosi parlamentari. La lista è stata inviata a diverse ambasciate europee, ma Mosca si rifiuta di pubblicarla e di spiegarne i criteri. L’ambasciatore russo presso l’Unione europea, Vladimir Cizhov, ha confermato il divieto d’ingresso nel paese per 89 personalità europee.
La lista nera russa è “totalmente arbitraria e ingiustificata, soprattutto in assenza di ogni altro chiarimento e trasparenza”, ha commentato una portavoce dell’Alto rappresentante delle politiche estere dell’Unione europea Federica Mogherini. “Non è stata fornita nessuna altra informazione sulla sua base legale, su criteri e processo della decisione”, ha aggiunto. L’europarlamentare belga Mark Demesmaeker ha twittato la lettera ricevuta dal governo belga che lo avvisava del provvedimento.
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