L’11 maggio l’alta rappresentante per la politica estera dell’Unione europea Federica Mogherini presenta alle Nazioni Unite la proposta europea di un’azione militare per sequestrare e distruggere le imbarcazioni usate dai trafficanti per trasportare i migranti nel Mediterraneo
Federica Mogherini, alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, è intervenuta al consiglio di sicurezza dell’Onu a New York per parlare del piano europeo contro il flusso di migranti che arrivano dalla Libia. Il piano prevede azioni militari per individuare e distruggere le imbarcazioni usate dai trafficanti per trasportare i migranti nel Mediterraneo.
Federica Mogherini ha dichiarato: “La questione dei migranti nel Mediterraneo non è solo un problema umanitario ma un problema di sicurezza. E noi siamo qui per agire e per agire subito, per noi è un dovere morale”.
Secondo Mogherini, l’Unione europea dovrà collaborare con i paesi nella regione interessata e con la comunità internazionale. “Non possiamo lavorare da soli. Dobbiamo pensare e agire insieme. Risolvere la questione è responsabilità europea ma è anche una responsabilità globale”, ha spiegato.
“Migranti e profughi non saranno mandati indietro”, ha sottolineato Mogherini, che poi ha aggiunto: “La convenzione di Ginevra sarà pienamente rispettata perché la priorità è salvare vite”.
La Libia ha criticato la proposta dell’Unione europea di sequestrare e distruggere le imbarcazioni usate dai migranti per fare la traversata dalla Libia all’Europa. L’ambasciatore libico alle Nazioni Unite ha detto che le intenzioni dell’Unione europea sono molto “preoccupanti” e non troppo chiare. Oggi l’alta rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini, è a New York per sensibilizzare i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu sul piano europeo.
Tra le proposte presentate dall’Unione, sulla base di quanto deciso al Consiglio europeo straordinario del 24 aprile, c’è anche quella di una missione militare per colpire le imbarcazioni usate dai trafficanti per trasportare i migranti.
In Libia, paese di transito tra Africa sub-sahariana ed Europa, migranti e profughi subiscono abusi, violenze e torture. A denunciare la situazione sempre più allarmante è un nuovo rapporto di Amnesty international che descrive la sistematica umiliazione, persecuzione religiosa e altri abusi da parte di gruppi armati criminali e dai trafficanti nel paese nordafricano. Leggi
Oggi l’alta rappresentante per la politica estera dell’Unione europea Federica Mogherini è a New York per sensibilizzare i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu sul piano europeo contro il flusso di migranti che arrivano dalla Libia via mare.
Tra le proposte presentate dall’Unione, sulla base di quanto deciso al Consiglio europeo straordinario del 24 aprile, c’è anche quela di una missione militare per colpire le imbarcazioni usate dai trafficanti per trasportare i migranti. Il piano del Consiglio prevede azioni militari per individuare e distruggere le imbarcazioni dei trafficanti prima che vengano usate. La missione, però, deve essere autorizzata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, che potrebbe impiegare una decina di giorni per esaminare la proposta presentata dal Regno Unito e preparata dall’Italia. La speranza del ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni è che l’autorizzazione del Consiglio di sicurezza arrivi prima del Consiglio europeo di giugno.
Intanto il commissario europeo per gli affari interni e l’immigrazione Dimitri Avramopulos sta lavorando a una bozza per l’accoglienza dei richiedenti asilo che, in base all’articolo 78.3 del trattato di Lisbona, potrebbe portare alla distribuzione dei richiedenti asilo su tutto il territorio europeo in base a un sistema di quote. La proposta arriverà mercoledì 13 maggio sul tavolo del collegio dei commissari.
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