I capi di stato e di governo riuniti in Baviera hanno trovato un’intesa per mantenere l’aumento della temperatura globale entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali e hanno chiesto l’approvazione entro l’anno del trattato di libero scambio tra Stati Uniti e Unione europea (Ttip)
L’accordo sul clima al G7 di Elmau, in Baviera, è teoricamente un’ottima notizia, ma senza provvedimenti concreti per metterlo in atto può diventare solo uno proclama. Anche l’Italia deve fare la sua parte, e non sempre ne sembra convinta. Leggi
I paesi del G7 riuniti in Germania dal 6 all’8 giugno si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas serra per contrastare il cambiamento climatico. In vista della conferenza mondiale sul clima che si terrà a Parigi il prossimo dicembre è stata sottolineata la necessità di un’azione urgente e concreta. Tutti e sette i leader si sono detti soddisfatti dell’accordo raggiunto. Secondo il presidente francese François Hollande, che presiederà il summit di Parigi, gli obiettivi sul clima sono ambiziosi ma realistici. E sono stati accolti positivamente anche da alcune ong e associazioni ambientaliste come Greenpeace che, dopo la dichiarazione di intenti, ora chiedono ai leader del G7 politiche concrete. Ecco cosa prevede il piano:
Si è concluso a Elmau, in Germania, il summit annuale del G7. Sul clima, i leader riuniti in Baviera hanno trovato un accordo per mantenere l’aumento della temperatura globale entro il limite di 2 gradi rispetto ai livelli preindustriali. Ma si è parlato anche di crisi greca e di guerra in Ucraina. Leggi
Nell’ultimo giorno del vertice in Baviera, i capi di stato e governo dei sette paesi più industrializzati al mondo sono uniti nel voler mantenere le sanzioni contro la Russia, cercano un accordo ambizioso sul clima e un piano comune contro il terrorismo jihadista. Leggi
I leader del G7 si incontrano oggi nel castello di Elmau, sulle Alpi bavaresi, in Germania. Al centro del vertice ci saranno i temi legati all’immigrazione, al cambiamento climatico, alla crisi in Ucraina, al debito della Grecia e al terrorismo internazionale.
Migliaia di manifestanti hanno protestato a Garmisch-Partenkirchen, in Germania, contro il vertice dei capi di stato e di governo del G7 che si terrà domenica 7 e lunedì 8 giugno nel vicino castello di Elmau, sulle montagne bavaresi. Secondo la polizia, al corteo hanno partecipato duemila persone, mentre per gli organizzatori i manifestanti erano quattromila. I contestatori sventolavano cartelli con scritte come Fight G7 for Revolution” and “G7 go to hell! I like Putin”.
Circa trentamila persone sono attese nel pomeriggio a Monaco, in Germania, per protestare contro il vertice dei capi di stato e di governo del G7 che si terrà nel castello di Elmau, sulle montagne bavaresi, domenica 7 e lunedì 8 giugno. I manifestanti, che sfileranno per le vie del centro, hanno aderito a una piattaforma che chiede ai leader mondiali di salvare il clima, combattere la povertà e fermare il Ttip (Trattato transatlantico su commercio e investimenti), ossia l’accordo transatlantico di libero scambio che gli Stati Uniti stanno trattando con l’Unione europea.
La città vecchia di Monaco di Baviera è stata completamente isolata sia per la processione del Corpus Domini di stamattina sia per il corteo no global. La polizia, in stato d’allerta, ha fatto sapere attraverso la stampa locale che non prevede disordini né oggi né sabato 6 giugno, data della prossima manifestazione contro il G7. In questo lungo fine settimana saranno schierati circa 20mila agenti, scrive la Sueddeutsche Zeitung.
A Garmisch-Partenkirchen, la cittadina più vicina ad Elmau, poche centinaia di attivisti hanno già cominciato a montare le tende nel terreno messo a disposizione da un sostenitore della protesta: secondo il portavoce del collettivo “Stop G7”, che mette insieme associazioni no global, sindacati, organizzazioni pacifiste e ambientalisti, il campo accoglierà fino a mille persone.
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati