Nella città portuale del sud del paese sono in corso i combattimenti tra tra le truppe fedeli al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi e le forze che sostengono gli houthi e l’ex presidente Ali Abdullah Saleh
La contraerea ha aperto il fuoco contro alcuni aerei che stavano sorvolando il palazzo presidenziale di Aden, nel sud dello Yemen. Fonti vicine al presidente hanno confermato lo scambio a fuoco, ma non hanno fornito ulteriori dettagli. È il secondo giorno di seguito che il palazzo presidenziale di Aden è sorvolato da aerei non identificati, che secondo diversi analisti sono pilotati dai ribelli houthi che controllano Sanaa. Ieri gli apparecchi avevano aperto il fuoco e colpito una collina nelle vicinanze. Gli scontri ad Aden tra houthi e forze vicine al presidente Abd Rabbo Mansur Hadi continuano nella giornata in cui la capitale Sanaa è stata colpita da tre attentati suicidi che hanno causato più di 70 morti. Reuters
Il presidente dello Yemen, Abd Rabbo Mansur Hadi, ha definito l’attacco aereo al palazzo presidenziale della città di Aden come un tentativo di colpo di stato promosso “dall’ex regime”. Nel suo comunicato, Hadi non ha fatto riferimento direttamente all’ex capo di stato Ali Abdullah Saleh, ma ha parlato di “agenti dell’Iran” che sostengono il regime precedente.
Il raid aereo è stato condotto mentre nell’aeroporto internazionale di Aden si intensificavano i combattimenti tra le truppe fedeli ad Hadi e le forze legate ai ribelli sciiti houthi, che controllano la capitale Sanaa e sono alleati dell’ex presidente Saleh. “Quello che è successo oggi è un chiaro messaggio al mondo intero che i sostenitori del colpo di stato rifiutano qualunque soluzione e non vogliono sedersi al tavolo dei negoziati per fare uscire lo Yemen dalla crisi”, ha detto Hadi nel suo comunicato. Fonti vicine ad Hadi hanno detto che il presidente, che è stato allontanato dal palazzo in seguito all’attacco, si trova “in un luogo sicuro”. Reuters
Un aereo da combattimento ha compiuto un raid contro il palazzo presidenziale ad Aden, nel sud dello Yemen. Dopo aver sparato dei colpi che hanno centrato una collina nelle vicinanze, l’apparecchio è stato costretto ad allontanarsi dal fuoco della contraerea. Secondo diverse ricostruzioni, l’aereo era pilotato dalle forze fedeli ai ribelli houthi, che controllano la capitale Sanaa da settembre.
Il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, che pare si trovasse dentro il palazzo al momento dell’attacco, sarebbe stato portato in un luogo sicuro, ma non ha lasciato il paese. Hadi si era rifugiato ad Aden a febbraio, dopo aver abbandonato Sanaa, dove i ribelli houthi lo avevano costretto agli arresti domiciliari.
Il raid aereo segue i combattimenti che si sono svolti nel corso della giornata attorno all’aeroporto internazionale di Aden tra le truppe fedeli ad Hadi e le forze che sostengono gli houthi e l’ex presidente Ali Abdullah Saleh. Negli scontri sono morte cinque persone. Afp, Bbc
Nello Yemen è stato chiuso l’aeroporto di Aden, nel sud del paese, a causa di violenti combattimenti in corso tra gruppi rivali. Nei pressi dell’aeroporto da questa mattina si stanno scontrando le milizie fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh e le milizie che sostengono l’attuale presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, che risiede ad Aden. Circa cento passeggeri di un volo diretto al Cairo sono stati fatti scendere dall’aereo e sono stati costretti a lasciare l’aeroporto. Il terminal si trova a meno di un chilometro dal centro della città e secondo alcune testimonianze è stato colpito da forti esplosioni. Al Jazeera
Il ministro della difesa dello Yemen, il generale Mahmud al Subaihi, è riuscito a lasciare Sanaa, sfuggendo al controllo dei ribelli houthi che dominano la città. Al Subaihi è partito nella notte per la città di Aden, per sostenere il presidente Abd Rabbu Mansur Hadi nella lotta per il governo del paese conteso con il gruppo sciita.
Ieri Hadi ha proclamato Aden, nel sud del paese, la nuova capitale dello Yemen, anche se per ora si tratta di un atto simbolico. Reuters
Il presidente yemenita Abd Rabbu Mansur Hadi ha proclamato Aden, nel sud del paese, come la nuova “capitale” dello Yemen anche se la sua autorità qui non è riconosciuta.
La dichiarazione del presidente ha solo un valore simbolico perché per cambiare la capitale serve una revisione della costituzione che ancora attribuisce questo ruolo a Sanaa, città sotto il controllo dei ribelli sciiti houti.
Il presidente ha lasciato la città di Sanaa il 21 febbraio, per andare ad Aden, ed è tuttora considerato l’unico legittimo presidente dalla comunità internazionale. Afp
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