La milizia Ypg ha preso il controllo di una base militare di importanza strategica e si trova ora a circa 50 chilometri di distanza da Raqqa, considerata la capitale del gruppo Stato islamico
Le forze curde siriane che combattono contro il gruppo Stato islamico nel nord della Siria hanno annunciato la conquista di una base militare di importanza strategica a nord di Raqqa, considerata la “capitale” dei jihadisti. Le Unità di protezione del popolo (Ypg) sono state sostenute da altri gruppi ribelli e dai bombardamenti della coalizione guidata dagli Stati Uniti. La base militare di Liwa (Brigata) 93 si trova sulla strada che collega Raqqa ad altre zone controllate dai jihadisti a ovest, verso la provincia di Aleppo, e a est, verso la provincia di Hasakah. Era caduta nelle mani del gruppo l’anno scorso. Un portavoce della Ypg ha annunciato che le milizie si trovano ora alla periferia di Ain Issa, una città 50 chilometri a nord di Raqqa.
La nuova avanzata segue di una settimana la conquista di Tal Abyad, città al confine con la Turchia, che si trova circa 80 chilometri a nord di Raqqa.
In questi giorni il fotografo Bulent Kilic era al confine tra Siria e Turchia e ha raccontato la fuga di migliaia di persone: “Non avevo mai visto niente di simile”. Leggi
Più di ventitremila persone in fuga dai combattimenti nel nord della Siria hanno attraversato il confine con la Turchia tra il 3 e il 15 giugno. Lo ha dichiarato l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati basandosi su dati forniti dalle autorità turche. La maggior parte dei profughi proviene dalla zona di Tal Abyad, la città al confine con la Turchia dove sono in corso gli scontri tra i jihadisti dello Stato islamico e le forze curdo siriane, che hanno annunciato di averne preso quasi totalmente il controllo. Tra i profughi arrivati in Turchia ci sono anche poco più di duemila iracheni fuggiti dalle città di Mosul, Ramadi e Falluja.
Tal Abyad si trova circa 80 chilometri a nord da Raqqa, la roccaforte dello Stato islamico in Siria e la sua conquista da parte dei curdi siriani priverebbe i jihadisti di una strategica via di approvvigionamento per far entrare nel paese combattenti e rifornimenti. Un portavoce della milizia Ypg (Unità di protezione del popolo) ha annunciato che la città è “ora sotto il controllo completo” dei curdo siriani, anche se secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani ci sono ancora “piccole sacche di resistenza”.
La milizia ha lanciato l’offensiva su Tal Abyad l’11 giugno, con il sostegno di gruppi di ribelli siriani e dei bombardamenti della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. La conquista di Tal Abyad consentirebbe ai curdo siriani di collegare i territori sotto il loro controllo lungo la frontiera turca, dall’Iraq a est a Kobane a ovest.
Le forze curde hanno preso il controllo di Tal Abyad, la città siriana al confine con la Turchia che era nelle mani del gruppo Stato islamico ed è considerata dai jihadisti un punto strategico molto importante. “I curdi controllano quasi tutta la città”, ha confermato Rami Abdel Rahmane, direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani.
La milizia curdo siriana Ypg (Unità di protezione del popolo) ha annunciato di avere preso il controllo del valico di frontiera tra la città turca di Akçakale e quella siriana di Tal Abyad. Nelle ore precedenti, i combattenti avevano conquistato anche la strada principale da cui passano i rifornimenti destinati al gruppo Stato islamico a Raqqa, la roccaforte dei jihadisti in Siria. Da lì hanno lanciato l’assedio alla città di Tal Abyad, al confine con la Turchia. L’offensiva dei curdi siriani è sostenuta dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti. La perdita di Tal Abyad lascerebbe ai jihadisti il controllo di un solo valico lungo la frontiera con la Turchia.
Tal Abyad è considerata la via di passaggio delle armi e del petrolio destinati al gruppo Stato islamico. I combattimenti lungo la frontiera hanno già costretto più di diciottomila persone a fuggire attraversando il confine con la Turchia. La milizia Ypg si è affermata sul campo dopo un’offensiva che ha cacciato i jihadisti da ampie zone nella vicina provincia di Hasaka.
La decisione di consentire l’accesso ai migranti è stata presa dal governo di Ankara il 14 giugno. Almeno tredicimila persone hanno attraversato il confine la scorsa settimana, in fuga dai combattimenti tra le milizie curde e i jihadisti del gruppo Stato islamico. Leggi
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