Tra il 1 e il 5 maggio la guardia costiera e la marina militare hanno salvato almeno 9mila persone nel canale di Sicilia mentre l’agenzia europea Frontex ha intensificato le operazioni
La Reuters ha intervistato Stephanie Samuel, la madre di Francesca Marina, la bambina nata a bordo di una delle navi della marina militare coinvolte nel soccorso in mare di migliaia di migranti nel Canale di Sicilia. Leggi
Un video della guardia costiera mostra il soccorso e lo sbarco di un gruppo di migranti nel porto di Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria. Martedì 5 maggio sono state soccorse circa 650 persone, secondo i dati della guardia costiera e, in totale, dal 1 maggio più di 9mila migranti sono stati salvati nella rotta tra la Libia e l’Italia nel Mediterraneo e trasferiti in diversi centri di accoglienza italiani.
La guardia costiera libica ha arrestato circa 600 migranti africani, tra cui donne incinte e 18 bambini, che avevano cercato d’imbarcarsi per l’Europa su un peschereccio. Lo ha riferito un portavoce della polizia. Il paese nordafricano, in cui è in corso un conflitto tra milizie rivali e tra due governi avversari, è da tempo una delle principali basi del traffico di esseri umani dall’Africa verso le coste italiane.
“La guardia costiera ha arrestato 585 migranti irregolari da diversi paesi africani, come Somalia, Eritrea, Ghana e Mali”, ha detto Mohamed al Ghwaili, portavoce del dipartimento immigrazione della polizia. Al Ghwaili ha riferito che gli africani avevano cercato di imbarcarsi per l’Italia su un vecchio peschereccio a Sabratha, una cittadina a ovest di Tripoli.
La guardia costiera libica subisce pressioni da parte dell’Europa per bloccare il flusso di migranti e aveva già annunciato il 3 maggio di aver intercettato diverse imbarcazioni con a bordo circa 500 persone.
I migranti fermati in Libia vengono rinchiusi in centri di detenzione dove le condizioni di vita sono disumane, secondo le associazioni di difesa dei diritti umani.
Dal primo maggio sono almeno 8.300 i migranti salvati dalla guardia costiera e dalla marina militare italiana nel mar Mediterraneo tra la Libia e le coste siciliane e calabresi. Di questi, almeno 6.500 sono già arrivati in diversi porti italiani. Leggi
Negli ultimi tre giorni sono stati soccorsi dai mezzi della marina militare, della guardia costiera e della guardia di finanza italiana più di seimila migranti. Tra questi anche 369 persone (la maggior parte eritrei, tra cui 45 bambini) che sono state salvate dalla prima iniziativa privata di salvataggio in mare, la Migrant offshore aid station (Moas). Dal 1 maggio, infatti, in collaborazione con Medici senza frontiere (Msf), Moas ha lanciato una missione per soccorrere i migranti in difficoltà che provano ad attraversare il Mediterraneo. L’idea è stata lanciata da una coppia, Regina e Christofer Catrambone, che nel 2014 ha condotto diverse operazioni di salvataggio in mare, anche per far luce sulla mancanza di mezzi di soccorso pubblici, dopo la fine dell’operazione Mare nostrum. Moas si sta servendo di una nave di quaranta metri, Phoenix, dotata di gommoni e droni di sorveglianza. Sulla nave lavora un equipaggio di venti persone e una squadra di Msf per l’assistenza medica dei migranti. I quasi quattrocento migranti aiutati da Phoenix sono stati trasferiti nel porto siciliano di Pozzallo, dopo il soccorso in mare.
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La guardia costiera libica ha tratto in salvo cinque imbarcazioni cariche di migranti nel Mediterraneo. Le barche, con a bordo circa 550 migranti, sono state scortate verso il porto di Misurata. Leggi
È nata una bambina a bordo di una delle navi della marina militare coinvolte nel soccorso in mare di migliaia di migranti in corso nelle ultime ore nel Canale di Sicilia. Secondo la marina militare italiana e la guardia costiera, sono stati soccorsi 6.771 migranti negli ultimi tre giorni a nord delle coste libiche. I trafficanti stanno approfittando delle condizioni del mare e dei venti che sono calmi per far partire dalla Libia decine d’imbarcazioni, nella maggior parte dei casi si tratta di gommoni o vecchi pescherecci. Sono stati recuperati anche dieci cadaveri al largo delle coste libiche. Le navi della marina militare e della guardia costiera con i sopravvissuti della traversata a bordo sono arrivate a Crotone, Pozzallo, Lampedusa, Augusta, Reggio Calabria.
Frontex ha annunciato di aver intensificato le operazioni nel Mediterraneo, dove più di 5.800 persone sono state tratte in salvo nel fine settimana. “Stiamo lavorando per aumentare il numero di navi e aerei. Abbiamo richiesto e ottenuto la conferma dei paesi europei, tra cui la Francia, riguardo l’invio delle loro unità” ha dichiarato Ewa Moncure, portavoce dell’agenzia europea incaricata della sorveglianza delle frontiere esterne dello spazio Schengen. Afp
I mezzi di soccorso della guardia costiera hanno recuperato dieci cadaveri di migranti nelle acque del canale di Sicilia durante il fine settimana che ha visto il salvataggio di oltre 5.800 persone.
Gli uomini e le donne della guardia costiera, della marina militare, della guardia di finanza e del corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta sono ancora impegnati in operazioni di soccorso al largo delle coste libiche insieme agli equipaggi di mercantili e rimorchiatori che vengono dirottati per salvare vite, mentre tutte le strutture di accoglienza della Sicilia e della Calabria sono state messe in stato di allerta. Afp
Nelle immagini della guardia costiera italiana, il salvataggio di un’imbarcazione con a bordo 397 persone, recuperate dalla nave Fiorillo.
Le operazioni di salvataggio di sabato 2 maggio sono state diciassette, per un totale di 3.690 persone soccorse nel Mediterraneo grazie all’intervento della marina militare, della guardia di finanza e della guardia costiera. Anche il pattugliatore francese Commandant Birot ha partecipato alle operazioni nel soccorso di 217 migranti davanti alle coste libiche che trasferiti nel porto di Crotone, in Calabria. Askanews
Sono 3.427 i migranti soccorsi al largo della Libia in sedici diverse operazioni di salvataggio della marina militare, della guardia di finanza e della guardia costiera italiana tra il 1 e il 2 maggio.
L’ultimo intervento ha riguardato un barcone con a bordo 397 persone, che ha lanciato l’allarme in acque libiche. Complessivamente sono stati soccorsi quattro barconi e otto gommoni. Le operazioni di salvataggio sono ancora in atto, oggi è previsto l’arrivo di una nave con 380 migranti a Pozzallo, in provincia di Ragusa.
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