Le vittime britanniche dell’attentato sono 15, ma secondo le autorità del paese questo dato è destinato ad aumentare: le vittime potrebbero essere almeno 30. Secondo un bilancio provvisorio, i morti nell’attentato sulla spiaggia di Sousse sono almeno 38. Il presunto responsabile dell’attentato, Seifeddine Rezgui, è stato ucciso dalla polizia
Le spiagge tunisine hanno riaperto ai turisti il 28 giugno, dopo l’attentato in cui il 26 giugno sono state uccise almeno 38 persone. Ma l’industria del turismo del paese, principale fonte di guadagno per i tunisini, è stata pesantemente colpita da quest’ultimo attacco che segue di pochi mesi l’attentato al museo del Bardo il 18 marzo, nel quale sono state uccise 24 persone. Leggi
La maggioranza delle vittime dell’attentato avvenuto il 26 giugno nella spiaggia di Sousse, in Tunisia, è britannica. La polizia tunisina ha aperto un’inchiesta: non si sa se l’attentatore abbia agito da solo. Ecco quello che sappiamo finora in otto punti.
I tunisini reagiscono all’attacco rivendicato dal gruppo Stato islamico, che venerdì ha lasciato 39 morti sulla spiaggia di Sousse, nel golfo di Hammamet. Molti hanno lasciato fiori e bandiere vicino ai lettini e agli ombrelloni dello stabilimento balneare del lussuoso hotel Imperial Marhaba, luogo dell’attentato terroristico più grave che il paese abbia mai subito. Non solo per il bilancio delle vittime, ma anche perché colpisce un settore fondamentale per l’economia nazionale, quello del turismo straniero. In segno di solidarietà alle vittime – 15 erano cittadini britannici – e di condanna ai terroristi, centinaia di persone hanno sfilato ieri sera.
Le autorità stanno chiudendo circa 80 moschee, perché sarebbero centri in cui si formano violenti e proseliti dello Stato islamico. Centinaia di poliziotti pattugliano le strade delle località turistiche. Ma già migliaia di stranieri in vacanza hanno abbandonato il paese. Il ministro degli esteri di Londra ha avvertito che i jihadisti potrebbero lanciare altri attacchi simili a quello di venerdì, quando un ragazzo di 23 anni, in calzoncini e con un kalashnikov nascosto nell’ombrellone, ha fatto una strage.
Il gruppo Stato islamico ha rivendicato l’attentato di ieri sulla spiaggia di Sousse, in Tunisia, in cui hanno perso la vita 39 persone, tra cui molti turisti. Le autorità locali chiuderanno 80 moschee accusate di incitamento alla violenza. Centinaia di turisti cercano di lasciare il paese. Leggi
“Per il momento non ci sono italiani coinvolti” nell’attentato di questa mattina a Sousse, in Tunisia, che ha causato la morte di 37 persone, tra cui vari turisti stranieri. Lo ha detto a Rainews24 il capo dell’unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri, spiegando che “gli accertamenti proseguiranno a lungo”.
Almeno cinque cittadini britannici sono rimasti uccisi nell’attentato di oggi sulla spiaggia di un albergo colpito a Sousse, in Tunisia: lo ha confermato il ministro degli esteri di Londra, Philip Hammond.
Hammond ha detto anche che tra i 37 morti potrebbero esserci altri britannici, visto che la direzione dell’albergo ha reso noto che la maggior parte dei 565 clienti presenti proviene dal Regno Unito e dall’Europa centrale.
Tra le altre persone rimaste uccise, ci sarebbero anche cittadini di nazionalità tedesca, norvegese ed ucraina. Nessun italiano.
Tra i 36 feriti invece, ci sono almeno quattro cittadini belgi, una donna irlandese e un uomo del Galles, colpito da tre proiettili e ricoverato in ospedale.
È salito a 37 morti il bilancio ufficiale della sparatoria sulla spiaggia di Sousse, in Tunisia. Lo ha detto il ministero della sanità tunisino. Afp
Ventotto persone sono morte e 36 sono rimaste ferite nell’attacco sulla spiaggia dell’albergo turistico Imperial Marhabaa a Sousse, in Tunisia. Tra le vittime ci sarebbero cittadini britannici, tedeschi e belgi, ma le loro identità non sono ancora note. Il presunto attentatore è uno studente tunisino incensurato, che sarebbe sbarcato sulla spiaggia vestito da bagnante e avrebbe aperto il fuoco sulla folla con un kalashnikov nascosto in un ombrellone. Subito dopo, è stato ucciso dalle forze di sicurezza tunisine. Non è ancora chiaro se abbia agito da solo. Alcuni mezzi d’informazione locali hanno parlato di un secondo attentatore catturato dalla polizia, ma le autorità non hanno confermato l’arresto né il suo ruolo. L’episodio non è stato rivendicato.
Il ministero della sanità tunisino ha dichiarato che il bilancio dell’attacco sulla spiaggia di Sousse è di 28 morti, tra cui cittadini britannici, tedeschi e belgi. Reuters
Il presunto autore dell’attentato sulla spiaggia di Sousse, in Tunisia, è uno studente tunisino incensurato, originario della regione di Kairouan, che si trova nel centro del paese. Lo ha confermato a radio Mosaïque Rafik Chelly, segretario di stato per gli affari della sicurezza al ministero dell’interno.
Secondo Chelly, il presunto attentatore sarebbe sbarcato sulla spiaggia vestito da bagnante e munito di un kalashnikov che aveva nascosto in un ombrellone. Dopo avere aperto il fuoco contro i turisti sulla spiaggia, è stato ucciso dalle forze di sicurezza tunisine. È molto probabile che abbia agito da solo, ha detto ancora Chelly. Finora i morti sono 27, ma il bilancio non è definitivo, perché l’operazione è ancora in corso. L’identità e la nazionalità delle vittime non sono ancora note.
Sono almeno sette le vittime di un attacco sulla spiaggia di un albergo turistico a Sousse, in Tunisia. Si tratterebbe dell’hotel Imperial Marhaba. È in corso uno scontro a fuoco e secondo le forze di sicurezza un attentatore è stato ucciso. Sousse è una delle destinazioni turistiche più popolari della Tunisia e attira turisti dall’Europa, dagli Stati Uniti e dai vicini paesi nordafricani. Si tratta del secondo attacco contro strutture turistiche in Tunisia in pochi mesi. Il 18 marzo scorso due jihadisti del gruppo Stato islamico hanno fatto irruzione nel museo del Bardo di Tunisi e hanno ucciso 24 persone, in maggior parte turisti.
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati