Privazione del sonno, waterboarding e varie forme di tortura: i metodi brutali usati dallo spionaggio statunitense per ottenere informazioni sui jihadisti si sono rivelati inutili oltre che illegali. Il video di Le Monde. Leggi
Mohamedou Ould Slahi e Steve Wood si sono conosciuti nel carcere dell’isola di Cuba. Dopo 13 anni si rivedono in Mauritania e raccontano come il loro rapporto ha cambiato per sempre le loro vite. Il video del Guardian. Leggi
I rapporti tra Cuba e gli Stati Uniti si stanno normalizzando: il 21 e 22 marzo Barack Obama visiterà l’isola. Ora i residenti della baia di Guantanamo si chiedono se il presidente statunitense riuscirà a chiudere la prigione di massima sicurezza voluta da George W. Bush dopo l’11 settembre. Il video dell’Afp. Leggi
Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato il 23 febbraio di voler chiudere il campo di detenzione voluto da George W. Bush dopo l’11 settembre. Un video per capire perché vuole chiuderlo, cosa glielo impedisce e come potrebbe fare ad aggirare gli ostacoli. Leggi
Dodici anni e nove mesi dopo essere stato arrestato in Afghanistan dalle truppe statunitensi all’età di 15 anni, Omar Khadr è uscito dal carcere. Oggi Khadr ha 28 anni ed è stato il prigioniero più giovane di Guantanamo, il carcere statunitense di massima sicurezza a Cuba, riservato ai terroristi. Khadr, che dal 2012 era stato trasferito nel suo paese d’origine, il Canada, ha ottenuto il rilascio su cauzione. Potrà vivere insieme alla sua famiglia, ma sarà sottoposto a controlli continui e sarà costretto a indossare un braccialetto per essere sempre rintracciabile, inoltre non potrà possedere cellulare, né computer e non potrà uscire di casa dalle 22 alle 7.
Tuttavia i suoi problemi con la giustizia non sono finiti. Infatti il governo canadese, che lo considera pericoloso, ha deciso di fare ricorso contro la decisione del tribunale di rilasciarlo su cauzione. Khadr è stato condannato da un tribunale statunitense per aver ucciso il militare statunitense Christopher Speer in Afghanistan. Nel 2010 Khadr si è dichiarato colpevole e nel 2012 ha ottenuto il trasferimento da Guantanamo in un carcere canadese, una volta in Canada il ragazzo ha deciso di fare appello contro la condanna, dicendo che era stato costretto a dichiararsi colpevole per uscire da Guantanamo. Rinchiuso nel carcere di massima sicurezza nel 2002, Khadr ha raccontato di essere stato vittima di abusi e torture da parte delle forze dell’ordine statunitensi.
Dopo sei anni di negoziati e battaglie legali è stato pubblicato 12 anni a Guantánamo (Piemme 2015), la prima testimonianza diretta di un detenuto del carcere di massima sicurezza di Guantanamo. Un manoscritto di 466 pagine in cui il detenuto Mohamedou Ould Slahi descrive anni di interrogatori, torture e umiliazioni subiti senza una vera prova o una formale incriminazione. Il video del Guardian. Leggi
Un ex detenuto australiano di Guantanamo, David Hicks, ha vinto l’appello per annullare la sua condanna per terrorismo negli Stati Uniti. Un tribunale militare statunitense ha rovesciato la sentenza del marzo 2007, che riconosceva Hicks colpevole di aver fornito sostegno materiale al terrorismo. Il nuovo verdetto ha stabilito che l’accusa non avrebbe dovuto essere trattata da un tribunale militare poiché non aveva a che fare con crimini di guerra.
Hicks, 39 anni, era stato catturato nel 2001 in Afghanistan, dove stava frequentando un campo di addestramento di Al Qaeda e dove aveva incontrato Osama bin Laden. È stato detenuto nel carcere di Guantanamo da gennaio del 2002 a maggio del 2007. Hicks ha detto di non essere interessato alle scuse ufficiali degli Stati Uniti, ma ha chiesto di essere risarcito per le cure necessarie per superare i traumi causati dalle torture subite durante la detenzione. Abc
Gli Stati Uniti hanno trasferito quattro prigionieri di Guantanamo in Oman e un quinto in Estonia. Lo ha annunciato il Pentagono. Si tratta del primo trasferimento del 2015. Nel 2014 sono stati trasferiti 28 detenuti, ma ancora 122 persone si trovano nel carcere militare statunitense a Cuba che dal 2001 ospita i presunti terroristi. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha promesso di chiudere il carcere prima della fine del suo mandato. Afp
Tre prigionieri yemeniti e due tunisini in carcere a Guantanamo da più di dieci anni sono stati trasferiti in Kazakistan, ha annunciato ieri sera il Pentagono. Il trasferimento, che era già stato approvato nel 2006, arriva in seguito alle pressioni internazionali sul presidente degli Stati Uniti Barack Obama per chiudere il centro di detenzione cubano, dove la maggior parte dei prigionieri sono detenuti senza processo o senza essere stati incriminati.
Sale così a 28 il numero di prigionieri rilasciati quest’anno, mentre in carcere rimangono ancora 127 persone. Reuters
Sono stati rilasciati quattro afgani che per oltre dieci anni erano stati detenuti nel carcere militare di Guantanamo, a Cuba. Potranno tornare a casa in Afghanistan, secondo quando ha comunicato il Pentagono.
Si tratta di un passo ulteriore per arrivare alla chiusura della struttura. Gli uomini sono stati portati a Kabul durante la notte a bordo di un aereo militare statunitense e consegnati alle autorità afgane.
Il 7 dicembre erano stati rilasciati altri sei detenuti. Reuters
Gli Stati Uniti hanno rilasciato sei detenuti di Guantanamo e li hanno mandati in Uruguay per la riabilitazione. Si tratta di quattro siriani, un palestinese e un tunisino. Erano sospettati di far parte di Al Qaeda, ma non sono stati mai processati.
L’ex presidente José Mujica aveva proposto a marzo del 2014 di prenderli in carico. Quasi metà dei 136 detenuti di Guantanamo potrebbero uscire dal carcere ed essere trasferiti, ma i loro paesi di origine sono troppo instabili o insicuri perché possa avvenire il rimpatrio. Per questo una cinquantina di paesi ha dato la disponibilità ad accoglierli.Ap
Il Pentagono ha fatto sapere che cinque detenuti di Guantanamo, quattro yemeniti e un tunisino, sono stati trasferiti in Georgia e in Slovacchia. Nel campo di prigionia di Guantanamo restano 143 detenuti, di cui 84 yemeniti. Il via libera al trasferimento era stato dato dall’amministrazione statunitense. Afp
Da più di cinque mesi i prigionieri del carcere di Guantanamo hanno cominciato uno sciopero della fame per protestare contro le loro condizioni di detenzione. Secondo un portavoce militare sono ormai cento i detenuti che hanno aderito, di cui almeno 21 ricevono un’alimentazione forzata e cinque sono stati ricoverati. Leggi
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