Franziska Giffey rilascia una dichiarazione alla stampa a Berlino, l’8 maggio 2024. (Michele Tantussi, Afp)

Un uomo di 74 anni è stato arrestato l’8 maggio per l’aggressione dell’ex sindaca di Berlino Franziska Giffey, esponente del Partito socialdemocratico (Spd) del cancelliere Olaf Scholz, che ha definito “rivoltante” la recente serie di attacchi contro i politici in Germania.

L’aumento di violenze, minacce e insulti nei confronti dei politici è diventato una delle principali preoccupazioni del paese, ed è in corso un dibattito sull’opportunità d’inasprire le pene per questo tipo di reati.

Il 7 maggio Giffey, che attualmente ricopre la carica di ministra dell’economia della città stato di Berlino, si trovava in una biblioteca della capitale quando un uomo l’ha colpita alla testa e al collo con una borsa pesante, prima di darsi alla fuga.

L’uomo arrestato era già noto per “reati contro la sicurezza dello stato e crimini d’odio”, ha affermato la polizia, che ha avviato un’indagine sull’aggressione.

I procuratori stanno esaminando la possibilità di sottoporlo a cure psichiatriche, dato che potrebbe soffrire di disturbi mentali.

Giffey è stata ricoverata brevemente in ospedale. “Mi sono presa un grosso spavento, ma ora sto bene”, ha dichiarato davanti alla stampa.

“Sono molto turbata da questo clima d’odio verso i politici”, ha aggiunto.

Molti politici sono stati minacciati o aggrediti in Germania in vista delle elezioni europee del 9 giugno e di alcuni scrutini regionali a settembre.

Il caso più grave ha riguardato un deputato europeo dell’Spd, Matthias Ecke, che la settimana scorsa è stato aggredito da quattro persone mentre affiggeva manifesti a Dresda, nell’est del paese.

Ecke, 41 anni, ha dovuto subire un intervento chirurgico a causa delle ferite al volto.

Scholz aveva definito l’attacco “una minaccia alla democrazia”.

Quattro ragazzi di età compresa tra i 17 e i 18 anni sono indagati per l’aggressione. Secondo i mezzi d’informazione tedeschi, fanno parte di un gruppo di estrema destra noto come Elblandrevolte, considerato vicino alla sezione giovanile del partito neonazista Npd, ribattezzato Die Heimat (”la patria”).

Dopo l’attacco a Ecke, molti funzionari tedeschi hanno accusato il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (Afd) di diffondere discorsi d’odio che alimentano la violenza.

Nell’ultimo anno l’Afd ha registrato un’impennata nei sondaggi, nonostante sia stato coinvolto in una serie di scandali.