• Il gruppo Stato islamico ha rivendicato l’attacco contro la sede di Save the children a Jalalabad, in Afghanistan. L’incursione, cominciata alle ore 9 locali, l’alba in Italia, si è conclusa dopo più di tre ore e con almeno quattro morti e una ventina di feriti. Save the children – che lavora in Afghanistan dal 1976 realizzando progetti per l’istruzione, la salute e la nutrizione dei bambini – ha annunciato la sospensione delle sue attività.
  • Il capo di stato egiziano Abdel Fattah al Sisi ha ufficialmente presentato la sua candidatura alle presidenziali del 26-28 marzo. Al Sisi, eletto nel 2014 dopo aver deposto il governo dei Fratelli musulmani, è il primo a registrarsi all’ufficio elettorale: il giorno prima uno dei probabili candidati e principale sfidante di Al Sisi, l’ex generale Sami Anan, era stato arrestato.
  • Almeno 34 persone sono morte nell’esplosione di due autobombe davanti a una moschea a Bengasi, in Libia, il 23 gennaio. La città orientale, la seconda del paese, è contesa dai ribelli jihadisti e dalle forze del generale Khalifa Haftar.
  • Decimo giorno di proteste delle guardie carcerarie in Francia. Gli agenti chiedono maggiori condizioni di sicurezza e stipendi più alti, dopo una serie di aggressioni da parte di detenuti. Almeno settanta penitenziari sono ancora totalmente o parzialmente bloccati dalle proteste.
  • La forma dell’acqua di Guillermo del Toro ha ottenuto 13 nomination agli Oscar 2018 (a un passo dal record di 14). Seguono Dunkirk con otto e Tre manifesti a Ebbing, Missouri con sette. Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino ha avuto quattro nomination: migliore film, canzone originale (Mistery of love), sceneggiatura non originale (scritta da James Ivory) e migliore attore (Timothée Chalamet).

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