Dentro gli incubi di Billie Eilish
Billie Eilish, Everything I wanted
Billie Eilish è ossessionata dai sogni, lo si era già capito ascoltando il suo fulminante esordio When we all fall asleep, where do we go?, uscito a marzo. E il nuovo singolo Everything I wanted, che in teoria non dovrebbe anticipare alcun disco nuovo, non fa eccezione.
Nel brano la cantautrice di Los Angeles ricorda un incubo che ha avuto: nel sogno di suicidava, buttandosi dal Golden Gate Bridge di San Francisco, e scopriva che dopo la sua morte a nessuno importava niente di lei. Perfino i suoi fan erano rimasti indifferenti alla notizia. Il pezzo esplora anche il rapporto d’affetto con suo fratello, Finneas, che è anche il suo collaboratore musicale più fidato.
Billie Eilish, fresca di nomination ai Grammy, è sconvolgente: ha solo 17 anni, eppure nel suo modo di scrivere e cantare si annida una cupezza antica, che sembra quella di una donna molto più grande di lei. Everything I wanted usa il linguaggio della ballata pop, ma ha un respiro molto più ampio, come già succedeva in When we all fall asleep, where do we go?.
L’arrangiamento della canzone è, come al solito, di alto livello. Quasi nessuno nella musica leggera contemporanea lavora così bene con gli effetti vocali. Quando Eilish canta “I tried to scream but my head was underwater” anche il suono della canzone va sott’acqua, grazie a un gioco di sottrazioni e di variazione dei volumi. E l’equilibrio tra piano e sintetizzatori è sempre impeccabile. Oggi nessuno fa pop come Billie Eilish.
Chi vuole vederla dal vivo in Italia avrà la sua occasione quest’estate: Billie Eilish si esibirà il 17 luglio 2020 a Milano. Ad aprire il suo live, tra gli altri, ci sarà anche il fratello Finneas.
Ms. Lauryn Hill, Guarding the gates
Il 27 novembre nei cinema statunitensi uscirà Queen & slim, il primo film diretto dalla regista di videoclip Melina Matsoukas, già vincitrice di due Grammy. È una storia d’amore e violenza alla Bonnie e Clyde con al centro la questione razziale negli Stati Uniti. E nella colonna sonora ci sono tanti nomi della musica nera, da Roy Ayers a Vince Staples.
E c’è soprattutto uno splendido brano inedito di Lauryn Hill, intitolato Guarding the gates, nel quale la cantante tira fuori tutto il suo lato soul. Sei minuti di grande intensità e poesia. Ma perché non fa un disco nuovo? È dal 1998 che ci fa aspettare.
Moses Sumney, Virile
Tra gli artisti della colonna sonora di Queen & slim c’è anche Moses Sumney, cantante di Los Angeles che nel 2017 ha pubblicato il sorprendente esordio Aromanticism. Il nuovo lavoro di Sumney s’intitola grae, è un doppio album e uscirà in due parti a febbraio e maggio 2020. Il primo singolo estratto è Virile, un brano con struttura quasi prog, che esalta i saliscendi della sua voce.
Federica Michisanti Horn Trio, Courtyard
Federica Michisanti è una jazzista romana. È una compositrice e contrabbassista e nel 2018 ha vinto il premio Top Jazz, istituito dalla rivista Musica Jazz. Nello stesso anno ha pubblicato un ottimo disco intitolato Silent rides, che ho scoperto solo di recente. Un album registrato con la formazione Horn Trio, nel quale due strumenti a fiato dialogano con il contrabbasso. Non ci sono né batteria né pianoforte, eppure non manca niente.
Michisanti sarà in tour nei prossimi giorni. Si esibirà il 23 novembre alla Casa del Jazz di Roma e il 30 novembre all’Atelier del Jazz di Milano. Dal vivo presenterà anche alcuni nuovi brani che saranno presenti nel disco in uscita nel 2020 per la Parco della Musica Records.
Slikback, Sonshitsu
Il collettivo ugandese Nyege Nyege fa due cose importanti: un festival, che si tiene ogni anno a settembre, e un’etichetta discografica, che pubblica alcuni tra i migliori musicisti di elettronica del continente. Uno degli ultimi esempi in questo senso è il keniano Slikback, pubblicato da una sussidiaria della Nyege Nyege, la Hakuna Kulala.
Il suo primo ep è fatto di cinque pezzi, che mescolano grime, drum’n’bass, la trap e alcuni generi tipicamente africani come il singeli. Slikback è stato anche tra gli ospiti dell’ultima edizione del festival torinese Club To Club, che dimostra sempre di avere l’occhio attento sui nuovi talenti della musica internazionale.
P.S. Playlist aggiornata, buon ascolto!