Ricette dal Caucaso
Olia Hercules sarà al festival di Internazionale a Ferrara il 6 ottobre per un incontro su come scrivere di cucina.
Chi è armeno, azerbaigiano, georgiano o appartiene a uno degli altri popoli del Caucaso sa che le culture della regione sono in gran parte intrecciate e che, nelle case, le tecniche di cottura e i piatti sono il frutto di prestiti e condivisioni.
Quando ho visitato i monti vicino a Kazbegi, nel nordest della Georgia, mi sono fermata in un punto panoramico dove c’era un enorme mosaico. Quello che mi è piaciuto di più è che gli animali e le persone raffigurate avevano contorni ben definiti, ma erano formati da tanti piccoli tasselli di colori diversi. È quello che intendo quando parlo di cultura, tradizioni e ricette: i contorni sono scolpiti nella pietra, ma al loro interno c’è un puzzle di singoli frammenti. Ecco come si può amare la tradizione e allo stesso tempo rimanere aperti alle novità.
Zucchine con matsoni all’aglio
È un piatto molto semplice. In tutta l’ex Unione Sovietica era fatto con la maionese, ma ora possiamo usare il matsoni, un latte denso e fermentato tipico dell’Armenia (in alternativa si usa lo yogurt).
Ingredienti per quattro persone:
- Due zucchine grandi
- Quattro cucchiai di olio vegetale
- Cento grammi di yogurt bianco o di matsoni fatto in casa
- Due spicchi d’aglio schiacciati
- Un cucchiaio di erbe tritate
- Sale
- Tagliare le zucchine in senso longitudinale in strisce spesse 5 millimetri. Se volete, potete impanarle con la farina prima di friggerle per dargli consistenza.
- Scaldare l’olio in una padella e friggere le fette di zucchina su ciascun lato fino a quando diventano dorate. Farle asciugare sulla carta assorbente.
- Mescolare il matsoni o lo yogurt con l’aglio e aggiungere un po’ di sale, quindi assaggiare: dev’essere ben saporito.
- Versare il composto sulle zucchine e cospargere con il trito di erbe.
Olia Hercules sarà al festival di Internazionale a Ferrara il 6 ottobre per un incontro su come scrivere di cucina con la giornalista britannica Rachel Roddy e la scrittrice russa Anya von Bremzen.