Flavio: “Ciao Pasquale, spero che tu stia meglio :) Per caso avete già scelto l’illustratore?”.
Pasquale: “Sì, mando subito la traduzione dell’articolo. A presto”

Internazionale ha avviato una collaborazione con l’Associazione autori di immagini, presieduta da Flavio Rosati, per dare spazio a nuovi illustratori. Ogni anno l’associazione pubblica Annual, uno dei libri più autorevoli sull’immagine illustrata in Italia e in Europa. Tra i nomi che ha segnalato quest’anno c’è quello di Elisa Macellari, a cui abbiamo chiesto di illustrare un articolo di George Monbiot sull’industria petrolifera, scritto per il Guardian e pubblicato su Internazionale questa settimana.

Monbiot racconta che quando la Shell ha annunciato un investimento di trecento milioni di dollari per contribuire a “sostenere la transizione verso un futuro a bassa emissione di carbonio” molti ambientalisti si sono convinti che la compagnia petrolifera fosse dalla loro parte. Ma si sbagliavano, sostiene Monbiot.

I maggiori profitti della Shell vengono ancora dai combustibili fossili e nel 2018 l’azienda ha investito venticinque miliardi di dollari nelle attività legate allo sfruttamento di petrolio e gas, la cui estrazione contribuisce ad aumentare il riscaldamento globale. Di recente la Shell ha anche “ritirato il sostegno all’obiettivo, legalmente vincolante, di ridurre le emissioni dell’Unione europea allo zero netto entro il 2050”. Lo stanziamento per gli ecosistemi naturali, conclude Monbiot, è solo un’operazione di facciata.

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