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Le reazioni in tutto il mondo all’attentato contro Charlie Hebdo

Continuano le manifestazioni, veglie e vignette in solidarietà con le vittime e per difendere la libertà di espressione. Dal governo francese e da privati anche finanziamenti al settimanale per non fermare la pubblicazione

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In Egitto al Cairo, davanti alla sede del sindacato dei giornalisti. (Mohamed Abd El Ghany, Reuters/Contrasto)
Una vignetta disegnata sul volto di una manifestante a Berlino, in Germania. (Hannibal Hanschke, Reuters/Contrasto)
Una veglia a Gaza, fuori dal centro culturale francese, in solidarietà alle vittime di Charlie Hebdo. (Suhaib Salem, Reuters/Contrasto)
Da Madrid, in Spagna, un messaggio per dire che “l’islam è pace”. (Juan Medina, Reuters/Contrasto)
A Liverpool, nel Regno Unito. (Phil Noble, Reuters/Contrasto)
A Gerusalemme in solidarietà con le vittime della strage di Charlie Hebdo e i quattro ostaggi morti nel supermercato kosher a Vincennes. (Ronen Zvulun, Reuters/Contrasto)
A Parigi “non abbiamo paura”. (Charles Platiau, Reuters/Contrasto)
Sotto la neve a Stoccolma, in Svezia. (Henrik Montgomety, Reuters/Contrasto)
Messaggi “Je suis Charlie” a Ulan Bator, in Mongolia. (B. Rentsendorj, Reuters/Contrasto)

Dal Cairo a Stoccolma, migliaia di persone in piazza contro il terrorismo

12 gennaio 2015
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Centinaia di migliaia di persone oggi hanno sfilato in diverse città del mondo in solidarietà con le vittime degli attentati di Parigi e contro il terrorismo. Si stimano più di due milioni in Francia, due milioni a Parigi e migliaia in altri paesi.

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