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Hong Kong, il 5 novembre 2015. (Vincent Yu, Ap/Ansa)
Hong Kong, l’11 novembre 2015. (Tyrone Siu, Reuters/Contrasto)
Hong Kong, il 29 ottobre 2015. (Vincent Yu, Ap/Ansa)
Hong Kong, il 30 ottobre 2015. (Vincent Yu, Ap/Ansa)
Hong Kong, il 29 ottobre 2015. (Vincent Yu, Ap/Ansa)
Hong Kong, l’11 novembre 2015. (Tyrone Siu, Reuters/Contrasto)
Hong Kong, il 10 novembre 2015. (Tyrone Siu, Reuters/Contrasto)
Hong Kong, il 29 ottobre 2015. (Vincent Yu, Ap/Ansa)
Hong Kong, l’11 novembre 2015. (Tyrone Siu, Reuters/Contrasto)

Sotto il tetto di un fast food

Hong Kong ha almeno sette milioni di abitanti e, come succede in molte metropoli, i prezzi degli affitti o delle case da acquistare sono saliti alle stelle, lasciando molte persone con problemi abitativi.

Sono almeno 1.400 i senza tetto della città: la novità degli ultimi anni è che non si tratta più solo di persone con problemi psichici o di tossicodipendenza, ma di cinquantenni in difficoltà economiche. Alcuni di loro cercano riparo nei ristoranti, aperti 24 ore su 24, dei numerosi McDonald’s di Hong Kong. Chiamati dagli abitanti McRefugees o McSleepers, molti di questi senza fissa dimora portano con sé coperta, cuscino e sveglia.

La catena di ristoranti è al corrente di questo fenomeno e ha dichiarato in un comunicato di essere disposta a lasciare in pace chi vuole rimanere all’interno più tempo del normale.

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