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I Rolling Stones ad Hanover square, Londra, il 17 gennaio 1964. (Terry O'Neill, Iconic Images)
A Soho, Londra, il 17 gennaio 1964. (Terry O'Neill, Iconic Images)
A Soho, Londra, il 17 gennaio 1964. (Terry O'Neill, Iconic Images)
Mick Jagger in camerino della Bbc prima di andare in onda nel programma Thank your lucky stars, l’11 novembre 1964. (Terry O'Neill, Iconic Images)
Londra, 1964. (Terry O'Neill, Iconic Images)
Mick Jagger, 1964. (Terry O'Neill, Iconic Images)
I Rolling Stones, 1974. (Michael Putland)
In concerto a Wembley, Londra, 1973. (Michael Putland)
Mick Jagger e Bianca in aereo, 1973. (Michael Putland)

Rolling Stones, stile da rockstar

Con cinquanta immagini realizzate da Terry O’Neill e Michael Putland, la galleria bolognese Ono arte contemporanea ripercorre l’inizio della carriera dei Rolling Stones negli anni sessanta fino alla consacrazione come rockstar nel decennio successivo.

“Ovunque guardassi a Londra, succedeva qualcosa”. In questa semplice frase il fotografo Terry O’Neill (1938) racchiude lo spirito della swinging London. Dagli inizi come batterista jazz, il suo sogno da ragazzo è di suonare con una grande band negli Stati Uniti. Ma O’Neill ha bisogno di un lavoro per sopravvivere e comincia a fare il fotografo per la British Airways. Presto sceglie di dedicarsi al reportage, e di unire a questo la sua passione per la musica. La prima immagine dei Beatles che registrano negli studi di Abbey Road è proprio la sua.

Ma a Londra, un’altra band stava cominciando a emergere, i Rolling Stones. Negli anni sessanta il quintetto ricalca molto l’immagine da bravi ragazzi dei colleghi di Liverpool. Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts, Brian Jones e Bill Wyman vengono fotografati da O’Neill in un periodo in cui sono alla ricerca di uno stile estetico personale e originale. Per quanto riguarda la musica, gli Stones sono già diversi dai Beatles, con il loro rock’n’roll più graffiante e legato al blues.

Negli anni settanta il gruppo si allontana definitivamente dai Beatles, diventando più sicuro del suo status di rockstar. Michael Putland (1947) è il fotografo ufficiale dei Rolling Stones in questa fase, in cui la performance live diventa il mezzo ideale per costruire il loro mito. A differenza dei Beatles che smettono di fare concerti nel 1966, i Rolling Stones basano la loro forza, ancora oggi, nell’energia che trasmettono dal vivo. Sul palco, nei camerini del backstage, in studio e alle feste: Putland è sempre lì con loro.

Le immagini di O’Neill e Putland saranno esposte nella mostra The Rolling Stones. It’s only rock and roll (but I like it) fino al 23 luglio 2016.

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