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Dopo un bombardamento nel quartiere di Salihiya, ad Aleppo, il 10 settembre 2016. (Ibrahim Ebu Leys, Anadolu Agency/Ansa)
I soccorritori tirano fuori dalle macerie un ragazzino ferito, a Duma, il 9 settembre 2016. (Sameer al Doumy, Afp)
Un mercato bombardato in un’area controllata dai ribelli di Idlib, il 10 settembre 2016. (Ammar Abdullah, Reuters/Contrasto)
Un combattente della milizia di Jaish al Islam scappa durante una sparatoria vicino a Duma, il 5 settembre 2016. (Sameer al Doumy, Afp)
Neonati vengono portati via da un’area bombardata di Aleppo, l’11 settembre 2016. (Ameer Alhalbi, Afp)
Un ferito in un ospedale a Duma, l’11 settembre 2016. (Abd Doumany, Afp)
Abitanti di Idlib scappano da un attacco aereo delle forze governative, il 10 settembre 2016. (Omar Haj Kadour, Afp)
Un’area controllata dai ribelli a Idlib, il 10 settembre 2016. (Omar Haj Kadour, Afp)
Un ferito viene portato via dopo un bombardamento a Damasco, il 9 settembre 2016. (Bassam Khabieh, Reuters/Contrasto)
A Duma, il 9 settembre 2016. (Bassam Khabieh, Reuters/Contrasto)

Le macerie della Siria

La sera del 12 settembre è entrato in vigore un fragile cessate il fuoco in Siria, il secondo tentativo dall’inizio del 2016 di mettere fine a cinque anni di guerra. La tregua è stata negoziata dalla Russia e dagli Stati Uniti, e successivamente approvata dal governo di Damasco e dai principali gruppi ribelli.

Nei giorni precedenti il cessate il fuoco, l’aviazione governativa ha continuato a bombardare alcune importanti città controllate dai ribelli, causando molte vittime civili.

Le foto sono state scattate tra il 5 e l’11 settembre 2016.

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