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Il 6 luglio 2013, 22 ore dopo il deragliamento. (Michel Huneault, Schilt Publishing)
La zona rossa venti ore dopo l’esplosione, il 6 luglio 2013. (Michel Huneault, Schilt Publishing)
Il fiume Chaudière, agosto 2013. Le acque del fiume sono state contaminate dopo l’incidente. (Michel Huneault, Schilt Publishing)
Serge, settembre 2013. (Michel Huneault, Schilt Publishing)
La zona rossa, ancora chiusa, il 31 dicembre 2013. (Michel Huneault, Schilt Publishing)
Una casa espropriata per essere demolita nel quartiere di Fatima, febbraio 2014. (Michel Huneault, Schilt Publishing)
Il fiume Chaudière all’alba, febbraio 2014. (Michel Huneault, Schilt Publishing)
Lucie, febbraio 2014. (Michel Huneault, Schilt Publishing)
Il treno Mma (Montréal, Maine e Atlantic) passa a Lac-Mégantic, sette mesi dopo la tragedia, febbraio 2014. (Michel Huneault, Schilt Publishing)
La prima nuotata dell’anno per Jacques, nel lago Mégantic, giugno 2014. (Michel Huneault, Schilt Publishing)

La lunga notte di Lac-Mégantic

Nella notte del 6 luglio 2013 un treno merci della compagnia ferroviaria statunitense Montréal, Maine and Atlantic railways (Mma) è deragliato nella cittadina di Lac-Mégantic, nel Québec. Il convoglio era composto da 74 vagoni contenenti petrolio. Nell’impatto hanno preso fuoco e sono esplosi. Le vittime accertate sono state 42, a cui si aggiungono cinque dispersi i cui corpi non sono mai stati ritrovati. Più di trenta edifici nel centro della città sono andati distrutti e i restanti 39 sono stati demoliti perché erano stati contaminati. Nella storia del Canada, questo è il quarto incidente più grave avvenuto su un treno merci.

“Un anno dopo la tua morte, il dolore è sempre lo stesso”. Queste sono le parole registrate il 7 luglio 2014 da Louise, madre di Andrée-Anne, una delle vittime. Sua figlia è stata la prima persona segnalata come dispersa dopo l’incidente. Il fotografo canadese Michel Huneault è arrivato sul posto venti ore dopo e da quel momento è tornato più volte per documentare le conseguenze del drammatico evento sulla cittadina e in particolare sui suoi abitanti.

Prima di dedicarsi completamente alla fotografia, Huneault (1976) ha lavorato per dodici anni nella cooperazione internazionale. All’università di Berkeley è stato studente e assistente del fotografo Gilles Peres, e ha approfondito il suo interesse per i traumi personali e collettivi.

In The long night of Mégantic documenta il processo di elaborazione del lutto della comunità segnata da questa tragedia. Il progetto è diviso in due capitoli: il primo è stato realizzato di notte, nei mesi successivi al luglio 2013; il secondo prosegue nel 2014 e sfrutta le luci più tenui del giorno. Il lavoro ora è diventato un libro (Schilt Publishing).

Grazie alla vittoria nel 2015 del premio Dorothea Lange, che aiuta i progetti documentari multimediali, il fotografo sta lavorando nella regione di Tōhoku, in Giappone, colpita dal terremoto del 2011 che provocato l’incidente nucleare di Fukushima.

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