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L’ordinazione a sacerdote di Jennifer Marie Markus a Detroit, ottobre 2015. La cerimonia si è svolta in una chiesa episcopale perché nessuna parrocchia cattolica aveva concesso l’autorizzazione. (Giulia Bianchi)
Janice Sevre-Duszynska nella sua cucina a Lexington, aprile 2013. Nell’agosto del 2013 è stata arrestata dalla polizia italiana davanti alla basilica di San Pietro perché indossava una veste liturgica e portava un cartello con la scritta “Le donne sacerdote sono qui”. (Giulia Bianchi)
Una foto della prima comunione della madre di Janice Sevre-Duszynska, una donna sacerdote di origine polacca che vive a Lexington, nel Kentucky, e ha ricevuto il sacramento nel 2008. (Giulia Bianchi)
La scritta “Fidati di Gesù” nel cielo di Downtown Disney a Orlando, in Florida, gennaio 2015. (Giulia Bianchi)
Dotty Shugrue massaggia le gambe di Donna LeMaster Rougeux durante una pausa dei lavori del congresso annuale dell’associazione Arcwp (Association of roman catholic women priest) a Washington, maggio 2013. (Giulia Bianchi)
Denise Menard Davis nella sua camera da letto a New York, nel marzo del 2015, pochi giorni prima di essere ordinata sacerdote. (Giulia Bianchi)
Una danza perseguita al termine del rito di ordinazione sacerdotale di Rosemary Smead, ex suora carmelitana, a Louisville, nel Kentucky, il 27 aprile 2013. (Giulia Bianchi)
Alta Jacko nella sua casa a Chicago, nell’Illinois, maggio 2013. Morta nel 2015, era stata ordinata sacerdote nel 2009. Aveva conseguito un master in teologia pastorale alla Loyola university, retta dai gesuiti. (Giulia Bianchi)
Un ritratto di Mary Theresa Streck nel convento di Saint Joseph ad Albany, nello stato di New York, dove la donna ha trascorso 18 anni prima di essere ordinata sacerdote. (Giulia Bianchi)
Jane Via celebra una messa nella comunità di Maria Maddalena a San Diego, in California, nell’ottobre del 2015. (Giulia Bianchi)

Le ribelli di Dio

Nell’estate del 2002 sette donne cattoliche – austriache, tedesche e statunitensi – sono state ordinate sacerdoti a bordo di una nave sul Danubio. Poco dopo tre donne sono state ordinate vescove in segreto, così che potessero svolgere varie funzioni senza interferenze dal Vaticano, che però l’anno dopo le ha scomunicate tutte. Da allora il movimento Roman catholic women priests (Rcwp), un gruppo di suffragette che compiono una sorta di disobbedienza religiosa, ha aperto il sacerdozio a molte altre donne.

Oggi nel mondo ci sono 215 donne sacerdote e 14 vescove, e sono nate un centinaio di comunità cattoliche indipendenti. Queste donne – ex suore, missionarie, teologhe, insegnanti e operatrici sociali – chiedono un profondo rinnovamento della chiesa cattolica, che dovrebbe mettersi al passo con i tempi. Lo stato del Vaticano è infatti uno degli ultimi – insieme a Yemen, Haiti e Qatar – a essere governato esclusivamente da uomini.

Nell’ultimo secolo la chiesa cattolica si è opposta a qualunque apertura al sacerdozio femminile. L’articolo 1024 del codice del codice di diritto canonico prevede che solo un uomo battezzato possa accedere al sacerdozio. Inoltre, nel 2010 la chiesa ha stabilito che il sacerdozio femminile è un crimine grave quanto l’abuso sessuale nei confronti di minorenni. Il 12 maggio 2016 il papa Jorge Mario Bergoglio ha creato una commissione per valutare la possibilità di aprire alle donne il diaconato.

Le foto sono state scattate da Giulia Bianchi che dal 2013 ha incontrato più di 70 donne sacerdote romano cattoliche negli Stati Uniti e in Colombia.

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