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Khadija Gudaji lavora al suo ultimo romanzo, a Kano. (Glenna Gordon)
Una ragazza, che afferma di avere diciotto anni, si prepara al suo matrimonio con un dipendente pubblico, a Kano. (Glenna Gordon)
Due copie di un romanzo proibito. (Glenna Gordon)
Farida Ado, 27 anni, scrive romanzi d’amore hausa. (Glenna Gordon)
La rilegatura di questi libri avviene con metodi casalinghi. (Glenna Gordon)
La libreria di Jamila Umar, una popolare scrittrice di Kano. (Glenna Gordon)
Una vedova ventenne, costretta a tornare a casa dei genitori dopo la morte del marito. (Glenna Gordon)
Donne e uomini separati durante un evento pubblico a Kano. (Glenna Gordon)
Firdausy el Yakub legge un romanzo nella sua stanza a Kano. La sua università è stata in sciopero per settimane, così lei ne ha approfittato per leggere. Dopo gli studi vorrebbe diventare una scrittrice. (Glenna Gordon)
Una donna passeggia nel cortile della casa di famiglia, a Kano. Nel nord della Nigeria le donne musulmane non possono uscire da casa liberamente. (Glenna Gordon)

Le scrittrici nigeriane che sfidano i jihadisti

Nel nord della Nigeria, a maggioranza musulmana, in alcuni stati è in vigore la sharia, la legge islamica, e il gruppo jihadista Boko haram conduce da quasi dieci anni una guerra civile che ha fatto migliaia di morti. Questo non impedisce a un gruppo di giovani scrittrici di scrivere e pubblicare libri che sfidano molti tabù.

Sono storie di drammi familiari, alcune sono riletture della fiaba di Cenerentola (una donna povera che sposa un uomo ricco), altre sono storie più cupe che affrontano temi delicati. Sono comunque testimonianze di situazioni difficili: il matrimonio delle bambine, il commercio del sesso e la riduzione in schiavitù.

I libri sono scritti in lingua hausa, fanno parte di un genere chiamato littattafan soyayya (libri d’amore), emerso alla fine degli anni ottanta a Kano, nel nord della Nigeria. Le donne scrivono a mano, trascrivono il testo al computer e vendono privatamente i loro libri nei mercati del Sahel. A volte le autrici assumono artisti locali per disegnare la copertina e pagano la stampa di poche centinaia di copie, spiega Wired.

I romanzi sono popolari, ma non per questo è facile scriverli. A partire dal 2001 molte opere sono state censurate da un comitato creato dal governo per controllare che non siano infranti i tabù come il sesso prematrimoniale o l’amore adulterino. Malgrado gli sforzi delle autorità, però, i libri continuano a essere letti e sono sempre più popolari. Le vendite consentono alle donne un guadagno discreto ma molto utile (dai 600 ai 1.200 dollari a romanzo), aumentando il loro ruolo all’interno della comunità.

La violenza jihadista – aumentata dopo l’adesione di Boko haram al gruppo Stato islamico – ha complicato la situazione: ora non sono solo le scrittrici a temere azioni violente e a farsi più prudenti, ma anche le lettrici preferiscono nascondersi e leggere al buio.

La fotografa Glenna Gordon ha incontrato queste scrittrici nigeriane, e i suoi scatti sono stati pubblicati nel libro Diagram of the heart.

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