Israele. Sono aperti fino alle 22 (ora locale, le 21 in Italia) i seggi nel paese, dove si vota per rinnovare il parlamento. Secondo i dati della Lista araba unita, alle 10 l’affluenza alle urne nelle aree popolate da arabi israeliani era del 10 per cento, più alta di 3 punti percentuali rispetto al 2013. Il premier uscente Benjamin Netanyahu ha fatto appello ai suoi sostenitori di andare a votare.

Ucraina. Il parlamento ha approvato un disegno di legge per concedere uno statuto speciale e un’autonomia limitata alle regioni dell’est del paese, controllate dai ribelli separatisti, purché le elezioni regionali si svolgano sotto la giurisdizione dell’Ucraina.

Cuba/Stati Uniti. Washington e L’Avana hanno concluso un nuovo giro di negoziati per la normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. L’assistente del segretario di stato John Kerry, Roberta Jacobson, ha incontrato il capo del ministero degli affari esteri, Josefina Vidal, all’Avana.

Nigeria. L’esercito ha respinto il gruppo terroristico Boko haram da tutti i distretti del nordest della Nigeria, a parte tre, dopo una serie di vittorie contro i jihadisti. All’inizio del 2015 i miliziani di Boko haram, che si sono affiliati allo Stato islamico, controllavano circa venti distretti.

Siria. La commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sulla Siria è pronta a condividere con alcuni governi la lista di sospettati dei crimini di guerra commessi in quattro anni di conflitto. I quattro osservatori della commissione d’inchiesta dell’Onu non sono mai potuti entrare in Siria, ma hanno raccolto migliaia di testimonianze delle vittime, documenti e foto satellitari.

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