Pierre Haski

È un giornalista francese, tra i fondatori del sito d’informazione Rue89. Ha una rubrica quotidiana di politica internazionale su radio France Inter, pubblicata ogni mattina sul sito di Internazionale.

Pierre Haski
Le elezioni in Romania sono lo specchio della crisi europea

Il successo di Călin Georgescu riflette la crisi ormai diffusa nell’Unione: quella della democrazia liberale. Un’instabilità in cui i partiti sovranisti e filorussi guadagnano terreno, all’ombra del conflitto in Ucraina. Leggi

Perché Taiwan chiede agli Stati Uniti di sostenere l’Ucraina

Secondo l’ex presidente dell’isola, Tsai Ing-wen, dare priorità a Kiev è cruciale per contenere le minacce di Russia e Cina. Sono gli aiuti militari statunitensi in Ucraina, infatti, a dissuadere Pechino da azioni aggressive. Leggi

Il mandato d’arresto è una pessima notizia per Netanyahu

La decisione della Corte penale internazionale sul primo ministro israeliano segna un momento storico: la fine dell’impunità sui crimini di guerra commessi da Israele e dai suoi dirigenti. Leggi

Da cosa nasce la nuova escalation in Ucraina

Dopo tre anni di guerra sembra che si stia avvicinando una sorta di momento della verità. A pesare è anche l’effetto Trump. Leggi

La guerra ibrida nel Baltico passa dai cavi sottomarini tranciati

Se fosse confermato che tra il 17 e il 18 novembre due cavi sono stati danneggiati da una potenza ostile, si tratterebbe di una nuova escalation in un mondo sempre più spaccato. Leggi

Il G20 prima della presidenza distruttiva di Trump

In un mondo straziato dalle guerre è ancora un’occasione in cui le potenze rivali si parlano. Ma dopo il vertice in Brasile per quanto tempo sarà ancora così? Leggi

Che segnale dà la scelta di Biden sui missili statunitensi a Kiev

Dopo molte esitazioni, il presidente statunitense ha autorizzato gli ucraini a usare i missili statunitensi a lungo raggio per colpire il territorio russo. Complicando il compito di chi scommette sulla vittoria di Putin. Leggi

L’influenza della Cina in America Latina preoccupa Washington

Con l’inaugurazione del megaporto di Chancay, in Perù, Xi Jinping mostra l’ambizione di Pechino di voler rafforzare e allargare la presenza cinese in tutta l’area, un tempo considerata il “cortile di casa” degli Stati Uniti. Leggi

I primi nomi della squadra di Trump mostrano le sue intenzioni

Il futuro presidente si prepara a ridefinire la politica degli Stati Uniti con un entourage lealista e nazionalista e un programma chiaro: meno interventismo e più pressioni strategiche ed economiche nella diplomazia internazionale. Leggi

Il ministro israeliano che vuole l’annessione della Cisgiordania

Bezalel Smotrich, ministro delle finanze di estrema destra, celebra la vittoria di Trump dicendo che nel 2025 Israele estenderà la sua sovranità sul territorio palestinese: una mossa illegale secondo il diritto internazionale. Leggi

I primi passi ideologici di Donald Trump e Elon Musk

L’alleanza con il proprietario di X, Tesla, SpaceX e Starlink e le prime nomine per il suo governo mandano un messaggio chiaro: il nuovo presidente vuole rispettare le promesse del suo programma senza fare compromessi. Leggi

Con la vittoria di Trump la fine della guerra a Gaza si allontana

Il ritiro del Qatar dal ruolo di mediatore e l’esito del voto statunitense rafforzano il legame tra Israele e Washington e l’atteggiamento oltranzista di Netanyahu, rendendo impossibile qualsiasi prospettiva di pace. Leggi

I primi effetti della vittoria di Trump in Ucraina e Medio Oriente

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si aspetta di poter portare avanti la distruzione nella Striscia di Gaza, mentre gli ucraini sanno di non avere l’appoggio totale della Casa Bianca. Così come anche gli europei. Leggi

Tutti dovranno fare i conti con un Trump senza più freni

Dalle minacce all’Europa al ruolo di Elon Musk, il futuro presidente sembra intenzionato a liberarsi dei generali e dei rappresentanti dell’establishment che durante il primo mandato avevano cercato di arginarlo. Leggi

L’Europa pagherà un prezzo alto per il successo di Trump

L’Unione rischia di essere la grande perdente di queste elezioni statunitensi. Su tutte le questioni delicate, dall’Ucraina alla Nato, l’atteggiamento del nuovo presidente sarà ancora più aggressivo che nel suo primo mandato. Leggi

Pechino non sa se tifare per Trump o per Harris

In Cina esiste una corrente di pensiero che preferirebbe una vittoria del repubblicano, nella convinzione che sarebbe più incline a stringere accordi e che sia affascinato dai leader autoritari come Xi Jinping. Leggi

Le elezioni statunitensi rivelano le fragilità e le divisioni europee

Per i paesi dell’Unione europea la posta in gioco è enorme. Soprattutto considerando che uno dei due candidati, Donald Trump, non ha mai fatto mistero della sua ostilità nei confronti del vecchio continente. Leggi

Le guerre stanno diventando pericolosamente globali

L’arrivo annunciato di soldati nordcoreani a fianco dei russi in Ucraina e l’idea della Corea del Sud di voler sostenere Kiev mostrano che i conflitti di oggi si stanno internazionalizzando. In Europa, ma anche in Medio Oriente. Leggi

Nessuno può o vuole fermare gli attacchi israeliani contro il Libano

Il 24 ottobre circa ottanta paesi partecipano a Parigi a un incontro in sostegno del paese. Ma al di là delle promesse e degli aiuti economici, sarà difficile arrivare a un cessate il fuoco. Leggi

Perché Israele continua a bombardare Gaza

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si rifiuta di presentare un piano per il dopoguerra. Intanto i più estremisti nella sua coalizione lavorano per ricolonizzare la Striscia. Leggi

Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.