Notizie, immagini, tweet e video dalle città americane dove si manifesta contro la violenza della polizia. Le proteste sono cominciate il 26 maggio, il giorno dopo che George Floyd, un nero di 46 anni, è morto a Minneapolis durante un arresto. Derek Chauvin, il poliziotto che ne ha causato la morte tenendogli il ginocchio premuto sul collo per otto minuti, è accusato di omicidio.
Joe Biden attacca Donald Trump
Il candidato del Partito democratico alle presidenziali di novembre ha fatto il suo primo lungo intervento sulle proteste scoppiate dopo l’uccisione di George Floyd. In una conferenza stampa a Filadelfia ha attaccato il presidente Donald Trump per come sta gestendo la situazione.
Biden ha detto che se sarà eletto non “approfitterà delle paure e delle divisioni. Non alimenterò le fiamme dell’odio. Cercherò di guarire le ferite razziali che affliggono questo paese da molto tempo”.
“Il comitato elettorale di Biden sta cercando di mettere in risalto le differenze tra i due candidati a livello di personalità, empatia e solidità”, scrive il New York Times.
Qualche giorno fa Biden è stato criticato per aver detto, in una trasmissione radiofonica, che “se qualcuno è indeciso tra me e Trump, allora non è nero”. Per molti la sua affermazione dimostra il fatto che il Partito democratico dà per scontato il voto dei neri e non è in grado di immaginare politiche diverse da quelle proposte finora.
Repressione violenta a Filadelfia
“A Filadelfia, in Pennsylvania, la polizia ha attaccato con gas lacrimogeni la folla che marciava su un’autostrada”, racconta il Philadelphia Inquirer. I dimostranti sostengono che la loro protesta fosse pacifica.
CURRENT SITUATION IN PHILADELPHIA %3Ca href=%22https://t.co/rOZBfSwTEf%22%3Epic.twitter.com/rOZBfSwTEf%3C/a%3E
— Avi Warren (@AviDW1) ?
Come in altre città americane, a Filadelfia la polizia locale conta sul sostegno della guardia nazionale, formata da riservisti dell’esercito. Il 2 giugno Joe Biden, candidato del Partito democratico alle presidenziali di novembre, dovrebbe fare un intervento proprio da Filadelfia.
La prima pagina dello Star Tribune, quotidiano di Minneapolis
Il principale quotidiano di Minneapolis apre con l’autopsia indipendente sul corpo di Floyd, secondo cui l’uomo è morto per asfissia causata dagli agenti, e con la richiesta del presidente Donald Trump ai governatori di “dominare” le proteste.
Licenziato il capo della polizia di Louisville, in Kentucky
Il sindaco di Louisville, città del Kentucky dove il 1 giugno David McAtee, un ristoratore locale, è morto per una ferita da arma da fuoco durante gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, ha licenziato il capo della polizia. Il sindaco ha preso questa decisione dopo aver saputo che quando McAtee è morto le telecamere sulle divise dei poliziotti erano spente.
Louisville's mayor fired the city%E2%80%99s police chief after learning that officers' body cameras were not activated when David McAtee, the owner of a local restaurant, was killed after police and National Guard troops shot toward protesters early Monday morning %3Ca href=%22https://t.co/F9xYNNxlGZ%22%3Ehttps://t.co/F9xYNNxlGZ%3C/a%3E %3Ca href=%22https://t.co/5p0nUFmn5q%22%3Epic.twitter.com/5p0nUFmn5q%3C/a%3E
— The New York Times (@nytimes) ?
A Louisville i manifestanti chiedono giustizia per Breonna Taylor, una donna di 26 anni uccisa dalla polizia a marzo, quando gli agenti hnnoa fatto irruzione nella sua casa di notte.
Quattro poliziotti feriti a St. Louis, in Missouri
A St. Louis, in Missouri, quattro agenti sono stati feriti da proiettili sparati durante le proteste, la notte del 1 giugno. Nessuno di loro è in condizioni gravi. Nel 2014 la città fu teatro di scontri e rivolte dopo che un agente bianco uccise Michael Brown, un nero di 18 anni, a Ferguson, una città poco distante.
We have had 4 officers struck by gunfire tonight. All have been transported to an area hospital. All are conscious and breathing. Their injuries are believed to be non-life threatening. %3Cbr%3E%3Cbr%3EOfficers are still taking gunfire downtown & we will share more info as it available. %3Ca href=%22https://t.co/Cwypi5EorP%22%3Epic.twitter.com/Cwypi5EorP%3C/a%3E
— St. Louis, MO Police (@SLMPD) ?
Le proteste contro la polizia a Sydney, in Australia
È in corso a Sydney, in Australia, una manifestazione contro le violenze commesse dalla polizia. Oltre a esprimere solidarietà ai dimostranti statunitensi, gli australiani denunciano le loro forze di polizia per gli abusi contro le popolazioni indigene.
Protesters now taking a knee during the march. Speakers say the media needs to pay attention to police brutality in Australia as well as overseas. %3Cbr%3E%3Cbr%3E%E2%80%9CA young boy in Surry Hills got slammed by police yesterday. It happens so often. It is an Australian problem. We are sick of it.%E2%80%9D %3Ca href=%22https://t.co/mm2djuXGc1%22%3Epic.twitter.com/mm2djuXGc1%3C/a%3E
— Naaman Zhou (@naamanzhou) ?
Almeno 432 indigeni australiani sono morti dal 1991 mentre erano sotto la custodia della polizia. Uno di loro, David Dungay, 26 anni, avrebbe detto “non riesco a respirare” dodici volte prima di morire.
Altri tre agenti potrebbero essere incriminati nel caso Floyd
Derek Chauvin, l’agente che è rimasto con il ginocchio sul collo di George Floyd per otto minuti, è stato incriminato e sarà processato per omicidio. Ma ora molti chiedono che anche gli altri tre agenti che erano con lui – J Alexander Kueng, Tou Thao e Thomas Lane, siano incriminati. Dai video dell’arresto si vede che i tre poliziotti potrebbero aver aiutato Chauvin a tenere fermo Floyd o che comunque non sono intervenuti per aiutare Floyd.
Medaria Arradondo, che guida la polizia di Minneapolis, ha detto in un messaggio rivolto ai parenti di Floyd che “tutti i quattro agenti” coinvolti erano “conniventi”. Inoltre Mike Freeman, il procuratore della contea di Hennepin che ha presentato le accuse contro Chauvin, ha detto che si aspetta l’incriminazione di Kueng, Thao e Lane.
La polizia disperde i manifestanti per permettere a Trump di visitare una chiesa
Nel pomeriggio del 1 giugno la polizia ha usato lacrimogeni e granate stordenti per disperdere i manifestanti che protestavano nei pressi della Casa Bianca, a Washington, e liberare l’area davanti alla chiesa episcopale di St. John, danneggiata durante le proteste il 31 maggio. Poco dopo l’operazione della polizia il presidente è apparso davanti alla chiesa e si è fatto fotografare con la Bibbia in mano.
Poche ore prima Trump aveva detto di essere indignato per la morte di George Floyd, ma aveva paragonato le proteste al terrorismo. La sua visita alla chiesa è stata criticata da Mariann Edgar Budde, vescova della chiesa episcopale di Washington. Budde si è detta oltraggiata dal fatto che Trump sia andato in chiesa dopo aver “minacciato di usare la forza militare” contro i manifestanti. “Ha usato una delle chiese della mia diocesi senza consultarci, per lanciare un messaggio contrario agli insegnamenti della chiesa”.
L’autopsia chiesta dalla famiglia di Floyd contraddice la tesi delle autorità
È stato reso noto l’esito di un’autopsia sul corpo di George Floyd chiesta dagli avvocati della famiglia della vittima. Il risultato contraddice quello dell’autopsia condotta dai medici della contea, secondo cui Floyd non è morto per asfissia o strangolamento.
I medici che hanno condotto l’esame indipendente sostengono che Floyd è morto per l’asfissia causata dal ginocchio dell’agente Derek Chauvin e dal peso degli altri agenti che lo tenevano fermo a terra.
Inoltre, secondo i medici che hanno condotto la seconda autopsia, Floyd non aveva altri problemi medici.
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