Perché il petrolio costa così poco e quali sono le conseguenze
Il 20 aprile, per la prima volta nella storia, il prezzo dei contratti future sul petrolio statunitense è diventato negativo. I contratti future sono accordi con cui si fissa il prezzo di vendita di un prodotto che sarà consegnato in un periodo successivo. Il prezzo dei future su un barile di greggio West Texas Intermediate (Wti, il parametro di riferimento del mercato petrolifero negli Stati Uniti) con consegna fissata a maggio valeva 18,27 dollari il 17 aprile, mentre il 20 aprile è sceso a -37,63 dollari.
Questo vuol dire che i produttori sono disposti a pagare gli acquirenti pur di disfarsi dei barili di greggio già estratti e per i quali la consegna è molto ravvicinata nel tempo. A loro volta gli acquirenti preferiscono non ricevere il greggio subito, visto che la domanda globale di petrolio è crollata a causa della pandemia da covid-19, e ne rimandano l’acquisto a giugno o ai mesi successivi, magari assicurandosi già oggi prezzi vantaggiosi.
Il 20 aprile, infatti, il prezzo di un contratto future con consegna a giugno è sceso solo del 18 per cento, arrivando a 20,43 dollari, mentre il future con consegna a novembre valeva 31,66 dollari, segno che i mercati prevedono una ripresa della domanda di petrolio come minimo dopo maggio. Il crollo del prezzo è anche la dimostrazione che il settore petrolifero ha sempre più difficoltà a immagazzinare tutto il greggio che in condizioni normali sarebbe stato usato nel mondo.
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