Due mappe mostrano la pericolosità delle riaperture negli Stati Uniti

Dopo settimane di lockdown, gli Stati Uniti si stanno lentamente rimettendo in moto. Ma con importanti differenze tra uno stato e l’altro.

Al momento più della metà dei 50 stati ha deciso di far ripartire in modo significativo attività economiche e vita sociale, nonostante le preoccupazioni degli esperti secondo cui il paese non è pronto per tornare alla normalità perché in molti stati i casi di contagio sono in aumento (al momento i morti totali sono circa 75mila).

Timori che sembrano fondati se si confrontano due mappe. La prima mostra gli stati dove i contagi sono in aumento (in marrone chiaro).

Andamento dei contagi nei vari stati. (Axios)

La seconda mostra quali sono gli stati che stanno riaprendo le attività economiche (in azzurro).

Quali stati stanno riaprendo le attività e quali no. (The New York Times)

Incrociando le due mappe si capisce che molti stati – Arizona, Texas, Oklahoma, Kansas, Missouri, Iowa, Nebraska, Mississippi, Tennessee, Maine e New Hampshire, Ohio – stanno tornando alla normalità mentre i contagi sono in aumento. Messi insieme questi stati hanno circa 80 milioni di abitanti, circa un quarto della popolazione statunitense totale.

Al contrario, alcuni stati dove i contagi sono in diminuzione hanno deciso di prorogare il lockdown. In alcuni casi si tratta di stati colpiti duramente dalla pandemia nelle prime settimane (come New York e New Jersey), e che temono una nuova ondata che potrebbe mandare di nuovo in sofferenza gli ospedali.

Confrontando le due mappe si capisce anche che in generale le diverse scelte sulla fase due riflettono le linee e le spaccature politiche: gli stati che riaprono nonostante l’aumento dei contagi sono in maggioranza repubblicani – soprattutto nel sud del paese – che hanno adottato la posizione del presidente Donald Trump, più preoccupato dalla crisi economica che da quella sanitaria. Sullo sfondo, naturalmente, c’è il rischio di una recessione economica senza precedenti che potrebbe costargli la rielezione a novembre.

Altri dati mostrano che in tutto il paese sono colpite in modo sproporzionato le contee abitate in maggioranza dai neri (contano la metà dei casi totali e il 60 per cento dei morti).

A rendere il tutto ancora più preoccupante, il 6 maggio Trump ha ribadito di voler cancellare l’Obamacare, la riforma sanitaria che negli ultimi anni ha dato una copertura sanitaria a milioni di persone.

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