Il Giappone entra in recessione

“Il Giappone è entrato in recessione, ma il peggio deve ancora venire”, titola Japan Times. Secondo i dati pubblicati dal governo il 18 maggio, nel primo trimestre del 2020 il pil del paese è calato del 3,4 per cento.

Fonte: Bbc

È un risultato leggermente migliore rispetto alle previsioni, che parlavano di un calo del 5 per cento. I dati dimostrano che i consumi sono diminuiti di poco nel periodo tra gennaio e aprile, mentre le esportazioni sono state colpite più duramente, con un calo del 6 per cento. Ma considerato che la pandemia ha colpito il Giappone ad aprile, quando è stato dichiarato lo stato di emergenza nazionale, è probabile che gli effetti peggiori debbano ancora farsi sentire. Come sottolinea il Japan Times, “la recessione potrebbe aggravarsi ulteriormente, con le famiglie che limitano le spese ai beni essenziali e le aziende che tagliano investimenti, produzione e assunzioni”.

Il 18 maggio, intanto, in molte regioni sono state riaperte le scuole, dopo che il 14 maggio il governo aveva revocato lo stato di emergenza in 39 delle 47 prefetture del paese. Per evitare il sovraffollamento nelle classi, gli orari sono stati ridotti e sono stati organizzati i turni per gli studenti.

Tra le misure per contenere la pandemia, invece, la prefettura di Shizuoka ha deciso che il monte Fuji, la cima più alta del paese e uno dei suoi simboli, resterà chiuso per la stagione estiva delle arrampicate.

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