Il Brasile diviso in due

Il 31 maggio il presidente brasiliano Jair Bolsonaro si è concesso un bagno di folla tra i suoi sostenitori, mentre migliaia di persone protestavano accusandolo di non prendere sul serio la minaccia del nuovo coronavirus.

Negli stessi giorni, scrive France24, gli Stati Uniti hanno mandato in Brasile due milioni di dosi di idrossiclorochina, l’antimalarico che il presidente statunitense Donald Trump promuove per curare il covid-19, nonostante l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) abbia sospeso la sperimentazione sul farmaco.

Il Brasile ha registrato più di 500mila contagi da nuovo coronavirus e il bilancio è di quasi 28mila morti, il più alto al mondo dopo Stati Uniti, Regno Unito e Italia. Nonostante ciò ieri Bolsonaro ha incontrato a Brasília un folto gruppo di sostenitori che gridavano “Mito! Mito! Mito!”, riprendendo le sue parole sulla pandemia. Dopo essersi avvicinato alla folla, il presidente si è concesso una passeggiata a cavallo.

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La crisi sanitaria brasiliana si è intrecciata con una crisi politica, che vede uno scontro fortissimo sulle misure di contenimento del virus tra il presidente di estrema destra e le autorità locali.

A São Paulo il 31 maggio ci sono stati scontri violenti tra i sostenitori di Bolsonaro e quelli che manifestavano contro di lui, con la polizia che ha represso duramente i manifestanti critici verso Bolsonaro. Secondo un sondaggio, il 45 per cento dei brasiliani non pensa che il presidente sia responsabile per la tragica situazione sanitaria in Brasile.

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