George Lewis è nato nella Repubblica Dominicana nel 1983, poi si è trasferito con la famiglia negli Stati Uniti. Dal 2006, con il nome d’arte di Twin Shadow, ha cominciato una carriera di cantante pop. Ora per registrare il suo quinto album, Twin Shadow (appena pubblicato dall’etichetta indipendente Cheree Cheree), è tornato a casa. “Sono in un posto che mi permette di fare musica per lo stesso motivo che mi ha fatto cominciare”, dice Twin Shadow in un’intervista al giornale di cultura latinoamericana Remezcla. “Qui la musica mi dà gioia e un obiettivo. È per questo che sono tornato: per ritrovare questa sensazione. Per me è un po’ come rinascere”. L’album è un omaggio all’età dell’oro della musica soul e del punk – le influenze formative di Lewis vanno dai Clash a Stevie Wonder – ma c’è sempre un sottofondo caraibico. L’artista racconta che la registrazione del disco è stata un’esperienza spirituale: “Non è successo subito, ma lentamente ho sentito che le nuvole cominciavano a scomparire ed ero in grado di comunicare con un potere superiore. Le persone hanno sempre molte voci in testa, qualsiasi cosa stiano facendo. Poi arriva un momento in cui queste voci tacciono, e si torna veramente in contatto con se stessi, con il proprio corpo e il proprio spirito. Spero che il disco porti gli ascoltatori in un posto sicuro, lontano dalla noia e dalle preoccupazioni di tutti i giorni, da qualsiasi sensazione spiacevole”.
Amanda Alcantara, Remezcla

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Questo articolo è uscito sul numero 1419 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati