
È arrivato al sessantesimo giorno lo sciopero della fame dei 476 migranti senza permesso di soggiorno che chiedono la regolarizzazione al governo belga. I migranti sono accampati in una chiesa nel centro di Bruxelles (nella foto), e il 19 luglio alcuni di loro hanno anche smesso di bere. Le protesta è cominciata a gennaio, quando un gruppo di persone dell’Union de sans papiers pour la régularisation ha occupato alcune chiese e atenei della capitale. In breve la mobilitazione si è allargata, scrive il Guardian, e il governo belga è ormai sotto pressione: anche l’Onu ha chiesto di rilasciare ai migranti permessi temporanei.
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Questo articolo è uscito sul numero 1419 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati