L’inchiesta del Progetto Pegasus non ha risparmiato l’Ungheria. Il governo del premier sovranista Viktor Orbán avrebbe infatti usato lo spyware venduto dall’azienda Nso per controllare i telefoni di circa trecento persone, tra cui i giornalisti d’inchiesta András Szabó e Szabolcs Panyi, del sito Direkt 36. Secondo il quotidiano Nepszava il governo deve rispondere a una serie di domande: “Cosa ci faceva lo spyware israeliano a Budapest? Chi l’ha usato? Per quali fini, con quali autorizzazioni e contro chi ?”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1419 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati