Una d elegazione di alti funzionari statunitensi il 5 marzo è andata a Caracas per discutere con il governo del presidente socialista Nicolás Maduro la possibilità di alleggerire le sanzioni economiche e aumentare la produzione petrolifera del Venezuela. Secondo il New York Times, si tratta dell’incontro bilaterale di più alto livello dal 2019, quando i due paesi avevano interrotto le relazioni diplomatiche e l’amministrazione Trump aveva riconosciuto il leader dell’opposizione Juan Guaidó come presidente legittimo del paese sudamericano, accusando Maduro di brogli. La mossa, aggiunge il quotidiano statunitense, fa parte dei tentativi del presidente Joe Biden di isolare la Russia dai suoi alleati internazionali e contenere l’aumento del prezzo del petrolio. Da parte sua Maduro, che ha definito l’incontro cordiale e molto diplomatico, ha assicurato che c’è la volontà di aumentare la produzione di greggio se la Russia sarà tagliata fuori dal mercato internazionale. Ma secondo alcuni parlamentari statunitensi, come il senatore repubblicano Marco Rubio, la strada giusta non è riallacciare i rapporti con il Venezuela: per isolare il presidente russo Vladimir Putin si rischia di dare forza ad altri leader autoritari. La Reuters sottolinea che dopo il primo incontro non ci sono stati accordi concreti tra le parti.
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Questo articolo è uscito sul numero 1451 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati