Con un ritardo di circa otto mesi la Tesla potrà avviare la produzione nella fabbrica che aveva deciso di aprire più di due anni fa a Grünheide, non lontano da Berlino, in Germania. Il 4 marzo, scrive Die Tageszeitung, le autorità del land del Brandeburgo hanno concesso l’autorizzazione all’azienda statunitense, che in questi mesi aveva comunque cominciato a costruire l’impianto a suo rischio. La fabbrica, la prima “gigafactory” della Tesla in Europa, dovrebbe dare lavoro a dodicimila persone e arrivare a produrre mezzo milione di auto elettriche all’anno. Nonostante le autorizzazioni, continua il quotidiano, la Tesla dovrà ancora affrontare dei problemi. Alcune organizzazioni ambientaliste contestano da tempo il progetto perché metterebbe a rischio le riserve idriche della regione. Per le sue attività nel Brandeburgo, infatti, la Tesla ha siglato un accordo per la fornitura di 1,4 milioni di metri cubi di acqua all’anno. Il contratto è oggetto di un ricorso al tribunale amministrativo di Francoforte sull’Oder. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1451 di Internazionale, a pagina 108. Compra questo numero | Abbonati