Tratto dal romanzo di Paolo Cognetti, il film racconta l’amicizia tra un ragazzo di montagna e un ragazzo di città, una costante nelle vite dei due che non potrebbero essere più diverse. E anche se il tema metaforico centrale delle montagne probabilmente funziona meglio in letteratura che al cinema, il tono generale fa pensare a una piacevole miscela di Jack London ed Elena Ferrante. Il film è convenzionale e poco rischioso, ma la storia delicata e tortuosa, arriva a una conclusione.
Wendy Ide, Screen International

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Questo articolo è uscito sul numero 1463 di Internazionale, a pagina 95. Compra questo numero | Abbonati