Miei segni particolari:
incanto e disperazione.
Wisława Szymborska
Quale intendevo
tra i colori del ciclamino,
quella sera in riva al lago, inebriata
dal barlume delle stelle oscillanti
basse e pericolosamente vicine?
Avrei dato via il mio corpo
se la notte l’avesse voluto, misero
ornamento. Blu, quindi – non di questa terra,
sul ciglio dell’abbandono,
colore di un mondo divampato
che più fermamente mi condannava
alle cose impigliate in quest’altra
rete. Sopra l’orlo degli alberi, finestre
colme di rumori umani e odori
di cena; luce gialla, note lievi –
canzoni sul tempo necessario perché
questo bagliore diventi più puro,
più immutabile, sul giorno in cui
alcuni di noi potrebbero farsi aria per
tornare pietra, come vetro
scheggiato sciacquato da corsi limpidi
lassù tra le montagne
dove a volte
è possibile vedere
oltre il buio.
Luisa Igloria è una poeta filippino-statunitense nata nel 1961. Autrice di numerose raccolte, è l’attuale poeta laureata dello stato della Virginia. Questo testo è uscito sul mensile Poetry nel gennaio del 2001. Traduzione dall’inglese di Francesca Spinelli.
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Questo articolo è uscito sul numero 1469 di Internazionale, a pagina 102. Compra questo numero | Abbonati