Alla prossima conferenza internazionale sul clima (Cop27), in programma in Egitto all’inizio di novembre, i leader africani “dovranno agire per conto loro”, scrive il settimanale The Continent. “L’ombra della crisi energetica in Europa – e la nuova fame di combustibili fossili nel mondo ricco – incombe sulla Cop27. Le aspettative dei paesi africani erano alte perché è la prima conferenza di questo tipo organizzata nel continente, e si sperava che sarebbero state ascoltate le richieste di una regione dove la scarsa disponibilità di energia elettrica è un ostacolo allo sviluppo”. Tuttavia la situazione internazionale ha messo in evidenza la divergenza di vedute sulla forma e gli obiettivi della transizione energetica africana, in particolare per quanto riguarda gli investimenti nel gas. Il 2 ottobre a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, si è svolto un incontro preparatorio alla Cop27. I partecipanti hanno ricordato che non è stata ancora mantenuta la promessa fatta a Copenaghen nel 2009 di stanziare cento miliardi di dollari per aiutare i paesi poveri ad affrontare la crisi climatica. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1481 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati