◆ Quest’immagine, scattata da un astronauta a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss), mostra un campo di dune vicino alla cittadina di Ojyl, nell’ovest del Kazakistan. Il campo, che si trova 280 chilometri a nordest del mar Caspio, si estende per circa 190 chilometri quadrati nella steppa kazaca, all’interno di un’ampia pianura alluvionale in cui convergono tre fiumi.
Le dune si formano nelle regioni in cui ci sono grandi quantità di sabbia e abbastanza vento per trasportare i granelli. Le golene, zone di terreno pianeggiante adiacenti al letto di magra di un fiume, sono una fonte naturale di sabbia, e spesso le distese di dune si formano sottovento. Di solito le golene e le dune si trovano in aree topografiche basse in cui si depositano sedimenti. Il bacino visibile nell’immagine è situato circa novanta metri al di sotto della steppa circostante.
Tra le dune si notano piccole macchie di colore scuro, costituite dalla vegetazione. Questa è più abbondante nella parte meridionale del campo, dove la quota è più bassa e la distanza dalle falde acquifere è inferiore. Probabilmente la vegetazione conferisce maggiore stabilità alle dune. Oltre alle caratteristiche naturali del paesaggio si notano tracce della presenza umana. La più evidente è una strada che collega la cittadina di Ojyl al villaggio di Kumzhargan. A nord del villaggio si vede un terreno agricolo.
Il Kazakistan è il nono paese al mondo per estensione, ma ha solo diciannove milioni di abitanti.–Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1483 di Internazionale, a pagina 107. Compra questo numero | Abbonati