The seven moons of Maali Almeida è il secondo romanzo di Shehan Karunatilaka, pubblicato più di dieci anni dopo il suo libro d’esordio, Chinaman. L’attesa ha dato i suoi frutti, visto che il romanzo è stato premiato con il Booker prize (58mila euro) per la narrativa. La trama: negli anni novanta il fotografo omosessuale Maali Almeida, dopo essere morto, si risveglia in una specie di ufficio amministrativo dell’aldilà. Non ha idea di chi lo abbia ucciso ma gli vengono concesse sette lune di tempo per contattare le persone a lui care e fargli trovare delle foto nascoste sulle atrocità compiute durante la guerra civile, che sconvolgeranno lo Sri Lanka. “Un libro che ti conduce in un viaggio tra vita e morte, un ottovolante che porta dritto verso il cuore oscuro del nostro mondo. Dove a sorpresa il lettore troverà gioia, tenerezza, amore e lealtà”. Ritirando il premio, Karunatilaka si è rivolto al popolo dello Sri Lanka, dedicandogli il libro e impegnandosi a continuare a diffondere storie del genere. The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1483 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati