In Australia negli ultimi quarant’anni il tasso d’incarcerazione è più che raddoppiato, passando da 96 a 202 detenuti ogni centomila abitanti. “L’aumento è in controtendenza rispetto all’incidenza di omicidi e rapine, che nello stesso periodo si è dimezzata, e riguarda principalmente la popolazione nativa”, scrive il Canberra Times. “Il tasso di incarcerazione degli indigeni in Australia è superiore a quello degli afroamericani negli Stati Uniti”. Una discriminazione che diventa ancora più evidente se si prendono in considerazione i dati relativi alle detenzioni minorili: in questo caso il rapporto tra giovani di origine nativa e gli altri è di venti a uno.

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Questo articolo è uscito sul numero 1485 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati