Il 13 novembre 2015 Ramón González è sopravvissuto alla strage del Bataclan, a Parigi, e ha raccontato poi la sua storia nel libro Paz, amor y death metal. Il film di Isaki Lacuesta è basato su quel libro e comincia immediatamente dopo l’attentato, quando Ramón (Nahuel Pérez Biscayart) e la sua compagna Céline (Noémie Merlant) vagano come due sonnambuli, avvolti in delle luccicanti coperte termiche. Gli avvenimenti a cui sono sopravvissuti saranno poi narrati alternandoli alla loro vita dopo quel trauma. Ramón è ossessionato da quella notte. Céline invece rimuove, al punto che quasi nessuno, tranne Ramón e pochi altri amici, sa che lei è stata al Bataclan in quella tragica serata. Nel modo opposto di affrontare quel trauma germogliano l’incomprensione e la discordia. Nonostante una sceneggiatura discontinua e qualche lungaggine, Un anno, una notte riporta in modo cristallino il dramma dei sopravvissuti che devono imparare a convivere con i loro fantasmi.
Enrique Colmena, Criticalia.com
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Questo articolo è uscito sul numero 1486 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati