Cinque cittadini russi faranno causa al governo sudcoreano perché non gli ha concesso asilo politico, scrive il South China Morning Post. Sono scappati dal loro paese per non essere mandati a combattere in Ucraina e da mesi vivono nell’aeroporto di Seoul in attesa di una decisione del ministero della giustizia, hanno raccontato in un’intervista al Korea Times. Alla fine il governo sudcoreano non ha accolto la loro richiesta, considerando la fuga per sottrarsi al reclutamento una ragione non valida per dichiararli rifugiati. La causa in corso ha sospeso la procedura di rimpatrio. “Mi sento un animale in una gabbia dello zoo”, ha affermato uno di loro. Per Seoul sono un grattacapo diplomatico: l’anno scorso le autorità hanno concesso lo status di rifugiato ad appena l’1 per cento dei duemila richiedenti, ma rimpatriare i cinque cittadini russi significherebbe condannarli a pene severe.
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Questo articolo è uscito sul numero 1495 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati