L’avveniristica tratta ferroviaria che collega Oslo a Ski, piccola località venti chilometri a sud della capitale, è stata inaugurata il 12 dicembre dal re di Norvegia Harald in persona insieme al primo ministro Jonas Gahr Støre, ma si è bloccata dopo dieci giorni a causa di una serie di guasti tecnici e rischia di restare chiusa come minimo per tutto il mese di gennaio. Il progetto, costato quattro miliardi di euro, è il primo collegamento ferroviario norvegese ad alta velocità in cui i treni viaggiano attraverso due tunnel. Le autorità hanno aperto delle indagini per stabilire le responsabilità, scrive la Neue Zürcher Zeitung, e pare che il principale indiziato sia la Nore Ban, l’azienda pubblica che gestisce le infrastrutture ferroviarie, accusata di non aver controllato con la dovuta attenzione i fornitori. Tuttavia la vicenda, osserva il quotidiano svizzero, rischia di far crescere il malcontento dei norvegesi per la politica ferroviaria del governo, che nel 2019 ha aperto i trasporti su ferro ai privati. “Invece di far concorrere più aziende sulla stessa tratta, Oslo ha concesso licenze esclusive su singoli collegamenti. Così la tratta da Oslo a Stavanger è andata alla britannica Go-Ahead; quella tra Oslo, Trondheim e Bodö alla svedese SJ. All’azienda di stato Vy sono rimasti i dintorni di Oslo, compresa la linea per Bergen, molto amata dai turisti”. Ci hanno rimesso i cittadini, alle prese con una rete intricata di tariffe e norme: “Ogni azienda, infatti, ha i suoi prezzi, le sue regole per le prenotazioni, i rimborsi e i cambi di biglietto”. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1496 di Internazionale, a pagina 101. Compra questo numero | Abbonati