◆ Il riscaldamento globale ha raggiunto le cime dei ghiacciai della Groenlandia. Finora, scrive Nature, le conseguenze della crisi climatica nella parte centrale dell’isola erano poco chiare, mentre erano più evidenti lungo le coste, grazie alla presenza di stazioni meteorologiche che da due secoli rilevano le temperature. A partire dagli anni novanta gli scienziati hanno cominciato a raccogliere campioni di ghiaccio nella Groenlandia centrale, senza arrivare a risultati definitivi. Ora un gruppo di ricercatori ha prelevato carote di ghiaccio dalla parte centrale dell’isola, a tremila metri di quota, ricostruendo le temperature passate grazie all’analisi degli isotopi stabili dell’ossigeno.
Negli ultimi mille anni le temperature hanno subìto varie oscillazioni, dovute alla variabilità naturale del clima. Dall’inizio dell’ottocento è stato però osservato un costante e progressivo aumento delle temperature, che non ha niente a che fare con le fluttuazioni naturali. Oggi la temperatura media nella zona è superiore di circa 1,5 gradi rispetto all’era preindustriale.
Ricostruendo il clima della parte centrale della Groenlandia sono emerse importanti differenze rispetto alle regioni artiche circostanti, probabilmente dovute a diverse caratteristiche geografiche. I ricercatori hanno anche analizzato il grado di scioglimento del ghiaccio, fattore decisivo per stimare l’aumento del livello degli oceani, registrando una notevole accelerazione a partire dal 2000.
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Questo articolo è uscito sul numero 1496 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati