Applicando una legge del 2021 che “permette di limitare l’informazione in caso d’emergenza”, il 21 gennaio il ministero delle comunicazioni indiano ha vietato la condivisione su Twitter e YouTube di estratti del documentario India: the Modi question . L’inchiesta della Bbc ricostruice la scalata al potere di Narendra Modi e il suo ruolo nelle rivolte del Gujarat nel 2002: il primo ministro era governatore dello stato quando si consumò uno degli episodi di violenza religiosa più sanguinosi della storia del paese, in cui morirono almeno mille persone, in gran parte di fede musulmana. New Delhi ha definito il documentario “di parte e visibilmente intriso di colonialismo”, ma per i partiti d’opposizione la censura è l’ennesimo attacco del governo alla libertà d’espressione e di stampa, scrive The Wire.

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Questo articolo è uscito sul numero 1496 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati