◆ Il 6 febbraio 2023 un terremoto di magnitudo 7,8 sulla scala Richter ha colpito il sud della Turchia e il nordovest della Siria, causando almeno cinquantamila vittime. Ad Antiochia, il capoluogo della provincia turca di Hatay, i danni sono stati particolarmente gravi. I dati satellitari documentano anche una netta riduzione dell’illuminazione notturna.
Le due immagini mostrano la luce emessa da Antiochia e dintorni prima e dopo il sisma. Quella in alto è stata scattata il 4 febbraio e quella in basso quattro giorni dopo. Elaborate dal programma Black marble della Nasa, le immagini sono basate sui dati rilevati dal sensore Visible infrared imaging radiometer suite (Viirs) a bordo del satellite Suomi Npp, gestito dalla Nasa e dalla National oceanic and atmospheric administration statunitense (Noaa). La mappa è stata invece acquisita dal satellite Landsat 9 della Nasa.
La foto in basso mostra ampie interruzioni di energia elettrica fuori del centro di Antiochia. Alcune località rimaste al buio sono Dursunlu, Harbiye e Samandağ a sud, Ziyaret a est, Alazı a nord e Günyazı a ovest. Anche altre province turche, tra cui quelle di Kahramanmaraş e Adıyaman, hanno registrato blackout.
Le immagini grezze dell’illuminazione notturna possono essere fuorvianti perché la Luna, le nuvole, lo smog, la neve, la vegetazione e perfino la posizione del satellite possono alterare il modo in cui la luce è riflessa. Il team di Black marble elabora quindi i dati tenendo conto di questi fattori. Le foto notturne possono aiutare le squadre di soccorso a identificare le aree che hanno più bisogno di aiuto.
–Kathryn Hansen (Nasa)
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Questo articolo è uscito sul numero 1502 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati