Chasiv Yar, 17 marzo 2023 (Muhammed Enes Yildirim, Anadolu Agency/Getty)

Mentre sul fronte del Donbass l’esercito russo continua la sua lenta avanzata nel tentativo di accerchiare le guarnigioni di Bachmut e Avdiivka, gli alleati occidentali dell’Ucraina hanno annunciato due passi importanti per soddisfare le richieste di maggiore sostegno militare provenienti da Kiev. Il 17 marzo la Polonia ha dichiarato che fornirà all’Ucraina quattro aerei da combattimento Mig29, seguita dalla Slovacchia che consegnerà la sua intera flotta di undici apparecchi dello stesso tipo. Se l’importanza di questa decisione è soprattutto simbolica, l’accordo da due miliardi di euro firmato il 20 marzo dai paesi dell’Unione europea per fornire a Kiev un milione di proiettili di artiglieria nel giro di un anno ha invece una forte rilevanza pratica, dato che la scarsità di munizioni è uno dei principali problemi per l’esercito ucraino. La Süddeutsche Zeitung, però, fa notare che il piano basterà a coprire solo metà dell’attuale fabbisogno dell’artiglieria ucraina. Il Regno Unito ha invece annunciato che fornirà all’Ucraina munizioni anticarro all’uranio impoverito, suscitando le proteste della Russia. Nel frattempo gli Stati Uniti hanno deciso di anticipare la consegna dei sistemi di difesa aerea Patriot, che potrebbero essere a disposizione di Kiev tra poche settimane, e dei carri armati Abrams, che dovrebbero arrivare entro l’autunno.

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Questo articolo è uscito sul numero 1504 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati