Il primo libro del grande critico d’arte britannico si credeva perduto. È dedicato all’amico Renato Guttuso, considerato “il più grande pittore dell’Europa occidentale”.
Storia del cantautorato italiano più sperimentale e coraggioso.
Un’anziana, tra gli ulivi della Grecia, ricorda la turbolenta giovinezza trascorsa, sul finire dell’ottocento, nella sperduta isola caraibica di Saint-Jacques.
Mentre molti cercano avventure andando lontano, l’autore le trova negli oggetti a portata di mano: il letto, la scrivania, il libro di cucina scritto dalla nonna, un baule o un disegno.
Il legame tra la cultura dello spreco (di alcuni) e lo stato del pianeta (di tutti) va ripensato.
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Questo articolo è uscito sul numero 1508 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati