In Somalia la siccità in corso da quasi tre anni è stata interrotta da forti piogge, che hanno causato gravi allagamenti nel centro del paese. Il 9 maggio la città di Beledweyne è stata sommersa dalle acque del fiume Shabelle, che hanno invaso case, campi e allevamenti, e costretto alla chiusura scuole e ospedali. Gli abitanti della città avevano costruito un argine di terra per prevenire le inondazioni, ma è stato spazzato via dal fiume, alimentato dalle piogge cadute sugli altipiani etiopi. Secondo le autorità somale, gli sfollati sono 245mila. Da metà marzo il maltempo ha causato 22 morti. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati