Immaginate. Alla fine degli anni novanta uno scienziato portoghese esperto di suoni organizza feste segrete alla periferia di Porto con il volto coperto da un passamontagna con sopra stampato un teschio. Anni dopo un ballerino francese, figlio di genitori congolesi, fa un’esperienza psichedelica che lo riconduce ai suoi antenati. Dall’altra parte del mondo, nei quartieri difficili di Kampala, un gruppo di bambini suona trombe e tromboni sotto la guida di un’artista soul. Ora immaginate i tre che si riuniscano a Parigi, mentre il fumo riempie una stanza e un tamburo di legno suona con forza. I HHY & The Kampala Unit sono un collettivo fondato in Uganda dal musicista portoghese Jonathan Saldanha insieme alla trombettista Florence Lugemwa e al percussionista Omutaba. Sono sotto contratto con la prestigiosa etichetta Nyege Nyege. Si sono formati nel 2017, quando Saldanha ha visto in un bar di Kampala un concerto di Lugemwa, che all’epoca faceva la cameriera, insegnava musica e suonava in qualche gruppo jazz. Saldanha ricorda di aver sentito “un suono, non una tromba”. “Siamo qui per portare luce alle persone. Per ricordargli di tornare alla loro anima”, ha detto Exocé Kasongo, il ballerino francese che si è unito alla band per il recente concerto di Parigi. “Devi solo vivere il momento. E nel 21° secolo questo è un grande sforzo”, spiega Saldanha quando descrive come il collettivo vive le sue esibizioni.
Christian Askin, PAM

HHY & The Kampala Unit (dr)

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Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati