◆ “L’Antartide si sta riscaldando: cosa potrebbero fare i pinguini per adattarsi?”, chiede ai suoi alunni Michelle Liwacz, insegnante della scuola elementare Slackwood, in New Jersey, negli Stati Uniti. Il New York Times racconta cosa succede nel primo stato del paese che ha introdotto la crisi climatica come materia nelle scuole di ogni ordine e grado. I bambini presenti in aula hanno circa sette anni. Uno di loro dice che i pinguini potrebbero rinfrescarsi nell’oceano, ma poi cambia idea pensando che sarebbero attaccati dalle orche. Un altro chiede se i pinguini possano migrare in un altro posto freddo, come gli Stati Uniti in inverno. Una bambina suggerisce di costruire tanti igloo oppure, in alternativa, di trasferire i pinguini nel suo frigorifero di casa.
L’obiettivo d’introdurre la crisi climatica come materia di studio, scrive il quotidiano, è aiutare i bambini ad affrontare il problema senza esserne terrorizzati. Invece di focalizzarsi sulle catastrofi, le lezioni aiuterebbero gli alunni a capire cosa succede nel mondo, soffermandosi sulla risoluzione dei problemi. Ma la decisione del New Jersey ha suscitato delle critiche. Alcuni genitori temono che i bambini siano indottrinati su un tema che considerano controverso. Altri invece sono a favore perché, oltre a spiegare ai figli il fenomeno, la scuola li aiuterebbe ad affrontare eventi estremi. Di recente alla Slackwood si è parlato del fumo proveniente dagli incendi in Canada, che ha costretto i bambini a restare al chiuso.
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Questo articolo è uscito sul numero 1517 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati